Come nella favola di La Fontaine, la Quercia rischia di essere sradicata dal vento, mentre i giunchi si piegano e non si spezzano. Nella fattispecie, il vento assume le spietate sembianze dellesposizione debitoria degli ex Ds nei confronti delle banche. Brutte e cattive come le streghe delle fiabe, appunto.
In un articolo apparso ieri su «Italia oggi», la situazione di crisi finanziaria dei Democratici di sinistra appare disastrosa: 172 milioni di euro da restituire alle banche e una procedura di liquidazione da chiudere tra 2011 e 2013. Un bel grattacapo per lex tesoriere Ugo Sposetti, che dovrà disfarsi di pezzi di storia come Arca, la società editrice dell«Unità» e della Libreria Rinascita. Ad aggravare il rosso, il buco supplementare di 15 milioni di euro accumulato negli ultimi sei mesi e dovuto soprattutto alle spese sostenute in campagna elettorale (una spesa abbastanza inutile, considerando il risultato mortifero raggiunto dal Pd).
Nel desolante panorama di contenziosi con gli istituti bancari e con le casse miseramente vuote, il cuore della Quercia continua però a battere. E lo fa al ritmo della beneficenza. Già, perché - come spiega ancora Giampiero Di Santo di «Italia oggi» - due camion carichi carichi di gadget democratici sono in partenza per lAfrica.
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