Di questo passo è difficile essere ottimisti

(...) che gestisce Expo 2015. Il Comune «offre» un'ala di Palazzo Reale ma chiede in cambio un affitto di 1,150 milioni di euro l'anno. Un po' caro (anche se gli esperti assicurano che rispetta il mercato) considerando che Palazzo Marino è forse il soggetto più interessato al successo dell'esposizione internazionale e che Milano è la città che dovrebbe trarre i guadagni e i benefici maggiori da questa manifestazione.
A Stanca la prestigiosa sede di Palazzo Reale andrebbe bene («ho già chiesto al Comune di diminuire il prezzo di locazione» ha detto) ma Carioni e Corali si sono opposti. La Provincia ha anzi messo a disposizione, a titolo gratuito, una villa a Quarto Oggiaro (bocciata da Stanca: «troppo periferica»). Punto e a capo, se ne riparla giovedì; e che Dio ce la mandi buona se si discuterà del premio di produzione da dare a Stanca. Che potrebbe addirittura dimettersi qualora il problema della sede non venisse risolto. E, francamente, questa minaccia di Stanca mi sembra un po’ esagerata. L’ad, oltretutto, visto che di tempo non se n’è perso abbastanza, ha invitato a lasciar passare le elezioni perché adesso «ci sono strumentalizzazioni sul piano politico».

Può darsi; il fatto è che si sono già buttati via quasi 14 mesi e ogni giorno che passa si rischia di essere costretti a ridimensionare i progetti di questo Expo che, lo ribadisco per la millesima volta, per Milano è davvero un'occasione unica e irripetibile dal punto di vista del rilancio della città ma anche da quello dell’opportunità occupazionale ed economica. Comunque voglio continuare a sperare che finisca tutto bene. Come diceva Einstein «È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione».

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