Qui vincono il Mezzogiorno e le novità

Un progetto inedito, uno work in progress, un programma capace di allargare lo sguardo senza andare fuori tema. Fornendo, al contrario, ghiotti approfondimenti serviti sotto forma di rimandi letterari, film, interviste a due voci, master class. Per fare del teatro un luogo aperto, capace di attrarre sempre il pubblico, specie i giovani allettati dalle formule di abbonamento via internet (previste webcard) e dai biglietti last minute, l’Eti - orfano del Quirino, affidato a Geppy Gleijses - per la nuova stagione scommette sul progetto monografico.
Programma che prevede, per ciascun autore e regista incluso nel cartellone 2009-10, un mosaico di lavori a corollario dell’allestimento principale. Lo scopo è quello di approfondire il percorso artistico dell’autore, consentendo al pubblico di arricchire le conoscenze.
Ripercorrere, rileggere e partecipare: sono queste le nuove tre parole d'ordine dell’Eti che scommette su un progetto inusuale per il teatro. Il nuovo cartellone del Valle, forte di una linea editoriale chiara e trasversale che non punta al genere (limitante) ma va alla radice, si apre dove si era chiusa la precedente stagione, con la danza contemporanea internazionale di Emio Greco (13 e 14 ottobre Hell) e Jiri Kyliàn (22-24 ottobre in prima nazionale con Last touch first). Si prosegue con Gabriele Vacis, adattatore di un personalissimo Zio Vanja (10-22 novembre), la cui monografia di scena spazierà dal cult di Alessandro Baricco, Novecento, lettura affidata a Eugenio Allegri e Arnoldo Foà - al film Uno scampolo di paradiso che anticipa il lavoro fatto dall’autore per Synagosyty.
Dal 24 novembre al 6 dicembre la scena tocca al siciliano Spiro Scimone, drammaturgo corteggiato dalla Comèdie Francaise, che presenta il suo ultimo lavoro Pali realizzato col collega Francesco Sframeli.
Archiviata la parentesi natalizia col Teatro Kismet OperA, dedicato ai bimbi (La regina delle nevi e Piccoli misteri), il proscenio parla ancora siciliano con Emma Dante (Le pulle 8-24 gennaio), Mpalermu, Vita mia e Carnezzeria. Grande attesa per Toni Servillo (2-14 febbraio) che oltre a riproporre l’applaudita Trilogia della villeggiatura per una sera dispenserà versi e parole dei grandi poeti partenopei. Nella monografia dedicata a Servillo s'inserice Licia Maglietta, attrice e regista di Manca solo la domenica, lavoro adattato da Pazza è la luna di Silvana Grasso. L’ebreo di Gianni Clmeneti, diretto da Enrico Lamanna -Premio Siae-Eti-Agis - segna il ritorno al teatro di Stefania Sandrelli (23 febbraio), mentre aprile sarà il mese dedicato ad Andrea Camilleri.

Il 12 aprile fino a notte fonda, amici e colleghi si alterneranno in una camilleriana: reading a catena dedicato allo scrittore siciliano; il 19 invece l’inventore di Montalbano si lascerà intervistare da Gaetano Savatteri. A chiudere la stagione ci penserà Mariangela Melato (11-23 maggio) con Il dolore di Marguerite Duras.

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