(...) un manuale di propaganda» sono solo alcuni degli strali lanciati dai giovani contestatori.
Urla che non solo non permettono ai relatori di proseguire lincontro, ma addirittura fanno scappare alcune delle persone intervenute . Il moderatore dellincontro prova con insistenza a fare desistere il gruppetto di giovanotti, offrendo loro il microfono per spiegare pubblicamente i motivi che gli hanno portati a tentare di bloccare lincontro. Ma senza alcuna fortuna visto che i 25 esasperati dal libro hanno proseguito nellinsulto libero fino a quando lo stesso autore, arrivato al quarto dora di parolaccia libera nei suoi confronti, ha scelto di chiudere il suo personal computer portatile, alzare i tacchi e lasciare la biblioteca incredulo per lepisodio.
Insulti liberi allinterno dellaula di una biblioteca, con una platea fatta non certo di facinorosi, solo curiosi di ascoltare e confrontarsi. E ancora una volta hanno vinto i pacifisti violenti che annientano ogni manifestazione che possa contrastare il loro pensiero, considerato verità assoluta. A Genova è una costante e ne sanno qualcosa molti esponenti politici lontani dalla sinistra: dai gavettoni carichi di pipì e le uova marce lanciati sulla testa di Gianni Plinio e Matteo Rosso del Pdl che chiedevano i militari a presidio del centro storico, alle tante manifestazioni della Lega Nord condita con badilate di sterco ammucchiate sullentrata della loro sede al Lagaccio. Stesso quartiere nel quale i centri sociali si divertono a boicottare ogni manifestazione del comitato del Centro Est, cittadini svincolati da ogni legame partitico che contestano una scelta imposta dallamministrazione comunale: pensare che sono loro che vengono definiti «violenti» dal sindaco di Genova Marta Vincenzi.
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