Giovanni Porcella
La tifoseria ha superato il confine della sopportazione. La gradinata Nord è davvero in subbuglio, come non mai. Anche i club, attraverso il comunicato dellassociazione che li riunisce, fa sapere che il popolo genoano, dopo la sentenza che toglierà altri tre punti al Grifone per il famoso caso Ghomsì, si sente presa in giro dai vertici federali.
Nel testo si legge tra laltro di «irriverente supponenza di coloro i quali, in barba a conciliazioni varie e dichiarazioni dintenti, sperano invano di farci sparire».
Infine il comunicato si conclude con un appello «allunità e a scaldare lambiente intorno al Genoa sempre nel nome della civiltà, per non cadere nelle provocazioni dei ragionieri di turno che tentano pericolosamente ed inspiegabilmente di minare la pazienza dei tifosi rossoblù».
Eppure la società non si arrende. Il professor Sergio Maria Carbone ha detto che presenterà le memorie alla Caf e che «quindi il caso non è ancora chiuso», mentre il presidente Enrico Preziosi, come ha già detto giovedì al campo dallenamento rossoblù, farà i passi necessari per reagire a quella che tutto il Genoa sente come palese ingiustizia, già il 7 aprile prossimo, in occasione di unassemblea di Lega di A e B, dove verrà affrontato il tema dei proventi televisive da dare alla società rossoblù. Quella sarà anche loccasione per parlare del caso Genoa a tutto tondo.
Preziosi punta sulle rivelazione della microsoft sul fatto che la sentenza di questa estate era stata scritta molto tempo prima di essere emessa, per tornare ad una dura battaglia legale che dovrebbe anche coinvolgere il presidente federale Carraro.
In questo puzzle cè anche la squadra che oltre a Mamede dovrà rinunciare per un mese anche a due pezzi da novanta come Stellini e Coppola.
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