La raccolta dei fondi comuni torna positiva dopo un anno

I dati di raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito a marzo mostrano, in base alle rilevazioni di Assogestioni, flussi in ingresso che superano gli 1,9 miliardi di euro: per la prima volta, dopo dodici mesi, si registra un saldo positivo. L’istantanea scattata dall’associazione delle società di gestione del risparmio, evidenzia per le gestioni collettive un attivo che ammonta a oltre 2,4 miliardi di euro, quasi tutti derivanti da nuove sottoscrizioni di fondi aperti. Pari a mezzo miliardo, invece, i deflussi dalle gestioni di portafoglio ma con un andamento divergente tra le gestioni degli investitori istituzionali (in attivo per 167 milioni) e quelle relative al pubblico retail (in rosso per 661 milioni). I dati di raccolta risultano positivi per i fondi obbligazionari (+3,8 miliardi di euro) e i fondi monetari (112 milioni di euro) mentre per gli azionari (meno 238 milioni), bilanciati (meno 175 milioni) e flessibili (meno 1,1 miliardi) sono finiti in territorio negativo. Per quanto riguarda invece il patrimonio, i fondi obbligazionari totalizzano il 44,5% del totale, seguiti dagli azionari (22,4%), dai flessibili (14,5%), dai monetari (10,6%) e dai bilanciati (4,7%). I fondi di diritto estero raccolgono complessivamente oltre 4,2 miliardi di euro mentre quelli di diritto italiano segnano un saldo mensile negativo per 1,8 miliardi.

L’effetto dei mercati finanziari, l’attività di gestione e la raccolta positiva fanno lievitare il patrimonio complessivo dell’industria italiana del risparmio gestito a 973 miliardi di euro. Alla fine del mese, i prodotti esteri rappresentano più del 65% del patrimonio gestito dei fondi aperti mentre ai prodotti di diritto italiano va invece il restante 35% degli asset.

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