
- Edi Rama ha firmato la sua condanna. Pur socialista e europeista, la sua amicizia con Giorgia Meloni l’ha trasformato - per i giornali progressisti - in una sorta di uomo nero. Quindi lui vince le elezioni e subito parlano di brogli a cui i nostri quotidiani danno ampio risalto. Alle accuse di brogli avanzate da Simion, il puzzone brutto e cattivo della Romania, invece, ovviamente nessuno crede.
- Il cartello contro gli israeliani sionisti apparso a Milano è sconcertante. Sto dicendo che Netanyahu sia il migliore del mondo? No. Sto affermando che Israele non abbia mai sbagliato, nella gestione sia della guerra che della vita dei palestinesi? Neppure. Ma accusare ogni israeliano o ogni ebreo delle eventuali malefatte del governo è orripilante. Quanta mafia c’è i Campania? Tanta. Affermiamo allora forse che tutti i campani sono mafiosi? No. E allora lo stesso discorso va fatto per Israele e per gli ebrei. Contestate il governo israeliano se volete, chi va oltre sbaglia.
- "Penso alla difesa del nostro tessuto produttivo, lo dico in una città che di tessuto produttivo sa molto, da quella visione ideologica della transizione green, soprattutto, che stava mettendo in ginocchio interi comparti industriali tante nostre eccellenze, che invece deve essere superata in nome del buonsenso e del pragmatismo”. Applausi per Meloni. Però bisogna anche passare ai fatti, tipo togliere appena possibile la maggior tassazione alle auto aziendali a diesel e benzina.
- Sapete cosa sono questi? “Alberto e l’allarme dato in ritardo”, “Nel bagno dei Poggi le impronte di Stasi”, “Il nuovo indizio: il colore del pigiama”, “il video con Alberto e Chiara”, “Un’amica disse: “è stato lui”, eccetera eccetera eccetera. Sono i vecchi articoli, in questo caso del Corriere della Sera e Repubblica, dedicati al delitto di Garlasco. Cosa notate? In quegli anni, era il 2007, all’inizio delle indagini per Stasi si stava verificando lo processo mediatico che oggi si sta consumando con Sempio. E il paradosso è che se uno è colpevole, l’altro sarà probabilmente innocente. Dunque vada come vada, ieri o oggi, i giornali stanno commettendo un terribile errore. Sbattendo il mostro in prima pagina. Non so chi dei due, o magari né l'uno né l'altro, sia l'assassino. Nessuno di noi era a Garlasco 18 anni fa. Sappiamo però per certo l'errore che stiamo commettendo ancora oggi sul caso di Chiara Poggi. Fomentiamo il mostro fidandoci ciecamente delle indagini dei pm pur sapendo che, se hanno ragione, i colleghi del loro stesso ufficio avrebbero allora preso un enorme granchio condannando Stasi. E pur sapendo che per ora tutto si basa sulle risultanze di chi accusa e che, nel processo, la difesa, presentando contro deduzioni e contro perizie, potrebbe smontare ogni teorema. Non sto dicendo di credere ciecamente all'innocenza di Sempio. Non dico che sia illogico considerare innocente Stasi, visti i tanti dubbi che stanno emergendo in queste ore. Ma il garantismo, per Stasi come per Sempio, è una cosa seria: mi rifiuto di condannarlo prima del tempo sulla base di "elementi che stanno convergendo", su impronte da verificare in dibattimento e da alibi che "traballerebbero". Vi ricordate Leonardo La Russa? Un mostro sui giornali dopo la denuncia, poi la procura chiede l'archiviazione. Diamo alla difesa il tempo della difesa. Ne va della nostra cultura giuridica.
- Su una cosa hanno ragione i legali di Stasi: non è che possiamo considerare le impronte di Alberto sul dispensare un “gravissimo indizio di colpevolezza”, visto che lui in quella casa ci stava spesso; mentre l’impronta palmare di Sempio diventa un ‘vabbé frequentava la casa. Tutto vero. Il punto è che al momento l’impronta di Sempio era stata considerata inutilizzabile da alcuni periti. Quindi: piano a dire che effettivamente è di Sempio, insomma.
- Leggo dall'Adnkronos, riferito alla scena del crimine di Garlasco: "Su quella scala ripida, senza corrimano, con 13 gradini e due curve il corpo di Chiara scivola e si ferma: la testa sul nono gradino è verso il basso e un lato del volto è ben visibile. Sulla maglia rosa del pigiama, all'altezza della spalla sinistra, ci sono quattro tracce dei quattro polpastrelli insanguinati dell'assassino, cui corrisponde, nella parte anteriore della stessa maglia un frammento di impronta palmare insanguinata. Impronte mai analizzate perché il corpo viene girato e la maglia arriva al medico legale completamente intrisa di sangue".
E voi mi volete dire che con indagini condotte così oggi possiamo fidarci ciecamente di chi cerca di riscrivere la storia a distanza di 18 anni? Suvvia. Coltiviamo il dubbio.- Secondo gli 007 francesci ci sarebbe un piano dei Fratelli Musulamani per imporre la Sharia in Europa. Ma sembra che a nessuno interessi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.