«Trenta ore fa eravamo prigioniere. Ora lincubo è finito»: visibilmente commossa la giornalista di Current Tv Laura Ling ha raccontato la sua odissea in un hangar dellaeroporto Bob Hope di Burbank, subito dopo larrivo da Pyongyang con la collega Euna Lee e lex presidente Bill Clinton, il mattatore della loro liberazione. In jeans e maglione, le due giovani donne sono state accolte dalle famiglie sotto la scaletta del piccolo aereo atterrato negli Usa dopo il lungo volo. Euna, 36 anni, in lacrime, ha stretto tra le braccia Hana, la figlia di quattro anni, e Michael, il marito che fa lattore; Laura, 32 anni, ha ritrovato il marito Iain Clayton, un banchiere daffari britannico che le aveva scritto una lettera ogni giorno nei cinque mesi della prigionia.
Clinton è sceso dallaereo dopo di loro e ha abbracciato il suo vice Al Gore, presidente della emittente per cui lavoravano le due giornaliste. «Avevamo paura che da un momento allaltro saremmo state portate in un campo di lavoro», ha raccontato Laura, la voce rotta dalle lacrime: «Poi improvvisamente ieri ci hanno detto che dovevamo andare a incontrare qualcuno. Ci hanno portati in un palazzo. Quando abbiamo varcato la porta abbiamo visto davanti a noi il presidente Clinton. Eravamo sotto shock ma abbiamo capito subito che lincubo delle nostre vite stava arrivando alla fine. Ora siamo a casa, siamo libere». Le due donne hanno ringraziato quanti per mesi si sono adoperati per la loro liberazione: il presidente Barack Obama, Bill Clinton, ma anche lambasciatore svedese a Pyongyang Mats Foyer e il personale del Dipartimento di Stato, e soprattutto amici e familiari: «Potevamo sentire il vostro amore fino in Corea del Nord. Il vostro amore - ha detto Laura - ci ha tenuto in vita nei momenti più brutti. Gli ultimi 140 giorni sono stati i più difficili delle nostre vita. Siamo grati dellamnistia, siamo felici di essere a casa».
Laura Ling è una veterana del giornalismo: ha fatto la giornalista in Sri Lanka, Iran, Brasile, Pakistan: «È una che sa calibrare i rischi», ha detto Morgan Wandell, il suo superiore a Current Tv. Con Euna, la giornalista stava lavorando a un servizio sul traffico di donne al confine tra Cina e Corea del Nord quando in marzo era stata fermata con laccusa di aver sconfinato.
Fin dallarresto a condurre la mediazione era stato direttamente lex vicepresidente Al Gore.
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