Spettacoli

La protesta (giusta) degli indipendenti della musica: "Ignorati da radio e tv"

Insomma, pur con qualche imprecisione, l'appello di Morgan a una maggiore tutela della musica italiana ha richiamato l'attenzione su di un problema reale spesso trascurato

La protesta (giusta) degli indipendenti della musica: "Ignorati da radio e tv"

Insomma, pur con qualche imprecisione, l'appello di Morgan a una maggiore tutela della musica italiana ha richiamato l'attenzione su di un problema reale spesso trascurato. Lo conferma Giordano Sangiorgi (foto), uno degli animatori della scena musicale anche grazie al Meeting Etichette Indipendenti in scena da 25 anni a Faenza.

Lui mette ancora più a fuoco le sperequazioni del settore: «Nel dibattito che si sta aprendo sui futuri interventi del Ministero della Cultura - spiega - bisogna porre al centro dell'attenzione oltre un migliaio di crew totalmente indipendenti attive nel settore della musica prodotta in Italia che ogni giorno lavorano all'innovazione della musica ma non trovano spazio in radio e tv».

Se è vero, ad esempio, che la musica italiana trasmessa in radio è oltre il 39 per cento del totale, è anche vero che «questa è per oltre il 90% di proprietà delle tre major multinazionali». Tra l'altro, dal 2019 il settore della musica in Italia ha perso 90 mila posti di lavoro. «Si spera possa nascere una Direzione Generale della Musica con un vero e proprio Dipartimento costituito da un gruppo di tecnici ed esperti». Senza esposizione su radio e tv, la sopravvivenza è quasi impossibile per esordienti, emergenti e artisti prodotti e distribuiti da produttori totalmente indipendenti, anche perché «la distribuzione digitale non remunera più» e «si rischia di inaridire la pianta dell'innovazione musicale».

La proposta è quella che il 40% della musica nelle 24 ore di tv e radio nazionale e multiregionale sia a favore di etichette discografiche indipendenti. E poi, oltre a estendere il Fus a festival pop rock e a Festival Storici dell'ambito pop come fossero festival e rassegne di cinema o teatro, va anche «insediato presso il MIC un Tavolo della Musica e dello Spettacolo dal Vivo con le maggiori voci rappresentative del settore».

Parola di Giordano Sangiorgi, uno che ha la credibilità necessaria per essere ascoltato a ogni livello.

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