Il trattamento chirurgico del carcinoma mammario è andato modificandosi negli ultimi 30 anni, passando da interventi demolitivi e altamente mutilanti come la mastectomia (lasportazione totale della mammella) ad una chirurgia che conserva e che garantisce migliori risultati estetici, nel rispetto assoluto della radicalità oncologica. Progressi straordinari della ricerca, confermati da numerosissimi studi scientifici. Secondo dati del ministero della salute, in Italia la conservazione della mammella avviene nel 58 per cento degli interventi, fino a raggiungere il 75 per cento nei centri di eccellenza, rimane al di sotto del 50 per cento negli Stati Uniti. Per le migliaia di donne colpite da carcinoma mammario (circa 450mila in Italia con quasi 40mila nuovi casi diagnosticati ogni anno), questi avanzamenti significano stesse possibilità di guarigione di una chirurgia più radicale, ma una maggiore tutela della femminilità. «Nellambito della chirurgia senologica conservativa», spiega la dottoressa Giorgia Garganese ginecologa che si occupa di senologia presso il Complesso integrato Columbus (Association Columbus), università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e autrice di unampia produzione scientifica sul tema «sono numerosi i presidi terapeutici a disposizione. Le nuove frontiere prevedono metodologie radioguidate che consentono resezioni sempre più piccole, anche di noduli che non sono palpabili. Addirittura è in sviluppo una applicazione che sperimenta una guida PET (tomografia a emissione di positroni) alla chirurgia, per lasportazione dei soli tessuti metabolicamente attivi. Si sta anche diffondendo lutilizzo di nuove metodiche chirurgiche plastiche che impiegano cellule staminali adipose. Sono poi in sperimentazione nuove strade per la ricostruzione totale della mammella, come quella che si avvale dell espansione inversa. Altro presidio innovativo sono le mesh titanizzate. Una sorta di reti, realizzate con limpiego di nanotecnologie secondo i principi di biocompatibilità: aiutano a ricostruire mammelle di volume grande, senza ricorrere a due interventi, come si faceva un tempo».
In merito a questa procedura, allunità senologica del Complesso integrato Columbus, centro di eccellenza nellambito della chirurgia conservativa del seno (150 interventi allanno, con una quota di chirurgia conservativa vicina al 72% ), è stata avviata una sperimentazione per la ricostruzione completa delle mastectomie conservative.È radioguidata la chirurgia per la tutela della donna
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