Ragazza stuprata nel megaveglione

Doveva essere la festa della musica, un maxi evento per salutare l’anno nuovo. Per questo l’avevano chiamato «Amore 09-Capodanno a Roma». Ma di amore, quello nel senso più nobile del termine, c’è stato molto poco. Non è mancato invece il lato più bestiale. Una ragazza è stata stuprata durante la notte, nel bel mezzo della festa e a nulla sono serviti i cinquecento addetti alla security e l’esercito delle forze dell’ordine.
Il fattaccio è accaduto presumibilmente all’interno dei padiglioni della Nuova Fiera di Roma, sulla Portuense, tra Roma e Fiumicino, dove si stava svolgendo il festival internazionale della musica dance ed elettronica. La festa, per migliaia di giovani accorsi da ogni parte d’Italia, è andata avanti fino a ieri mattina. Ma per la ragazza è finita molto prima. La venticinquenne si è avvicinata a una della ambulanze che sostavano fuori e ha raccontato di essere stata picchiata e violentata da quattro o cinque persone. Immediatamente è stata trasportata alle 6.30 al San Camillo in stato di choc, dove i medici l’hanno ricoverata nel reparto di ginecologia. La giovane presentava evidenti segni di violenza in alcune parti del corpo, oltre a graffi sul viso e lividi intorno alla bocca. Sul posto la polizia ha raccolto la testimonianza dei presenti, ma per ora mantiene il più stretto riserbo.
Roma For Music, che ha organizzato l’evento, ha condannato la «grave violenza», mettendosi a disposizione dell’autorità giudiziaria per far luce sull’episodio. «Per garantire lo svolgimento del festival a cui hanno partecipato 30 mila persone - hanno spiegato i responsabili della serata - avevamo mobilitato 470 addetti alla sicurezza, in aggiunta ai 30 della stessa Fiera di Roma. Erano presenti inoltre 200 rappresentanti delle forze dell’ordine, 70 del pronto intervento, nonchè un ospedale da campo allestito all’interno dei padiglioni, 20 operatori e psicologi dei centri di lotta alla tossicodipendenza e 17 pattuglie di vigili». Ma lo schieramento, evidentemente, non è servito a nulla. «Nel corso di questi anni il pubblico è cambiato - hanno proseguito - prima si trattava di romani, mentre ora giungono anche dalle Marche, Campania, Emilia Romagna». Durante la manifestazione sono stati 60 gli interventi del 118 e 7 i ricoveri per malori causati da droghe, abuso di alcol, contusioni e abrasioni subite cadendo in terra. L’evento era patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Campidoglio, che si costituirà parte civile. «L’episodio non è attribuibile agli organizzatori - ha commentato l’assessore Umberto Croppi -. Sembra che tutti gli standard di controllo siano stati rispettati».

«Quello che per la giovane doveva essere un momento di festa - è intervenuto l’assessore alle Politiche Sociali, Sveva Belviso - è stato trasformato in un incubo da un gruppo di delinquenti che spero siano presto individuati».

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