Carmine Spadafora
da Salerno
Doveva essere un chiarimento tra due amici, entrambi minorenni, ma è finita in un assassinio. «Dimmi la verità - ha detto lassassino quindicenne, rivolto allamico - hai riferito tu a quelli che mi hanno aggredito che conosco il nome dellautore del furto di hashish avvenuto quattro mesi fa? Io non so proprio nulla ma ho avuto la peggio, mi hanno picchiato». Accecato così dallira, il ragazzo ha ucciso la notte tra martedì e mercoledì a Nocera Inferiore, nel Salernitano, con due fendenti un suo amico, Giuliano Veneziano, di 17 anni. Poi è scappato via, forse colto dal rimorso e si è rifugiato in un vecchio casolare di campagna. Ma sulle sue tracce si sono messi gli amici della vittima che hanno cercato di sfondare il cancello della sua abitazione con il chiaro intento di farsi giustizia.
Agli agenti del commissariato di polizia di Nocera Inferiore, però, sono bastate poche ore per ricostruire la dinamica dellaccaduto, per far luce su una storia maturata in un ambiente connotato da un forte disagio giovanile. Il presunto assassino poche ore prima del delitto ha avuto una discussione con un gruppo di giovani, tra cui un paio di maggiorenni, che lo ha accusato di conoscere il nome del responsabile del furto di un quantitativo di hashish. Lassassino si è incontrato con i giovani, nella zona di Vescovado, dove è stato picchiato con lintento di farlo parlare. Liberatosi dagli aggressori, il presunto assassino avrebbe maturato lidea di vendicarsi nei confronti di Veneziano che, secondo quanto gli era stato riferito poco prima, avrebbe fatto la soffiata al branco.
A questo punto il ragazzo ancora sconvolto, ha raggiunto il rione Casolla e in via Caraffa e ha affrontato la sua vittima. In pochi minuti da amici per la pelle sono diventati nemici giurati: «Perché hai detto che io conoscevo il nome del ladro? Non so nulla, ma sono stato picchiato». Ben presto dalle parole sono passati ai fatti. Giuliano Veneziano è stato ucciso con due colpi di un pugnale subacqueo che laggressore teneva nascosto nel fusto di un albero di via Caraffa. La scorsa notte, non appena gli amici hanno appreso dellaccoltellamento di Giuliano Veneziano, sono andati davanti allabitazione del quindicenne, a Nocera Superiore, un comune a pochi chilometri dal luogo del delitto. Qui gli amici di Giuliano volevano farsi giustizia da soli. Hanno persino tentato di sfondare il cancello dellabitazione, dove il ragazzo vive con la mamma.
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