Lidia Scognamiglio
Poteva rischiare la vita per la puntura di unape. Grazie alle immediate cure dellospedale pediatrico Bambino Gesù è stato salvato in solo tre giorni. Il bambino di tredici anni, allergico a questi insetti, viene dalla Calabria ed è figlio di un apicoltore. È stato il primo paziente così giovane a essere sottoposto, in Italia, alla «rush therapy». Si tratta della versione breve e intensiva della classica immunoterapia, finora effettuata nel nostro Paese solo su persone adulte. Con questa tecnica si possono prevenire le reazioni in oltre il 90 per cento dei pazienti trattati ed evitare nel 100 per cento dei casi i rischi mortali. Ma la novità più importante del «rush» è sicuramente limmediatezza dazione. Attraverso la somministrazione di dosi graduali sempre maggiori dellallergene che provoca la reazione - in questo caso il veleno delle api - si è raggiunta la dose protettiva da ogni eventuale crisi allergica, dopo solo tre giorni, rispetto ai due o tre mesi di protocollo.
«La scelta di praticare la rush therapy si è resa opportuna - illustrano gli esperti dellUnità operativa complessa di Allergologia del Bambino Gesù - a fronte del rischio quotidiano al quale il giovane paziente era esposto, legato allattività lavorativa del genitore. In passato, infatti, il ragazzo, in seguito alla puntura di unape, era stato colto da shock anafilattico che aveva messo a serio repentaglio la sua vita. Ora potrà continuare la propria vita regolare in famiglia senza il timore che una puntura dinsetto gli sia fatale».
Lincubo dei giorni passati è, finalmente, finito. Nessun pericolo quindi per il futuro.
Ragazzo punto dalle api salvato solo in tre giorni
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.