Roma - Un raid razzista
contro alcuni esponenti della comunità bengalese impegnati ad
allestire lo stand che oggi dovrebbe ospitare i festeggiamenti per il
capodanno bengalese organizzato a Roma. È avvenuto la scorsa
notte nella periferia della capitale, a Villa Gordiani: nel corso
dell’assalto, denunciato dalla comunità bengalese, sono stati
aggrediti cinque immigrati e alcuni di loro sono rimasti feriti.
Venti giovani con spranghe e bastoni Il raid, racconta un esponente della comunità bengalese, Bachcu "è avvenuto attorno alle 2 della scorsa notte: un gruppo di 20
giovani, armati di spranghe e bastoni di ferro, ha fatto irruzione nel
parco e ha aggredito 5 di noi ferendone alcuni". Un immigrato "prima di riuscire a scappare come tutti gli altri è rimasto bloccato
all’interno di un furgone che è stato accerchiato e distrutto con le
spranghe", racconta sempre Bachcu aggiungendo che "un ragazzo
è stato poi ricoverato all’ospedale Vannini con ferite alla spalla e
prognosi di dieci giorni".
Aggressori a volto scoperto Gli aggressori, secondo il racconto delle
vittime, sarebbero giovani italiani tra i 20 e i 25 anni di età e
avrebbero agito a volto scoperto urlando insulti: "Che è questo
festeggiamento per il capodanno Bengalese, bastardi, andate via".
Le vittime hanno denunciato tutto alla polizia. Indagini sono in
corso da parte della Digos della Questura di Roma.
Nel pomeriggio corteo antirazzista La Digos
della Questura di Roma hanno ascoltato le vittime e i testimoni
dell’aggressione.
Nel pomeriggio è previsto un corteo antirazzista: la comunità
bengalese sfilerà alle 18 partendo da villa Gordiani, luogo dove è
avvenuta l’aggressione e dove si dovrebbe svolgere il capodanno
bengalese.
Bengalesi: "Colpita tutta la comunità" "Questa notte non si è voluto
semplicemente compiere un atto razzista nei confronti di alcuni
immigrati. Si è voluta colpire, invece, una comunità organizzata che
vuole manifestare con il suo orgoglio e la sua dignità il proprio
diritto ad esprimere la sua identità festeggiando il capodanno
bengalese". Così in una nota l’associazione degli immigrati del
Bangladesh Dhumcatu condanan l’aggressione della scorsa notte ai
danni di cinque bengalesi intenti a montare, in un parco alla periferia
di Roma, le strutture che oggi dovrebbero opsitare il capodanno
bengalese.
"Siamo pronti a difenderci" "Abbiamo chiesto alla questura la presenza a turni
di 6 ore di una pattuglia delle forze dell’ordine, ma anche noi
abbiamo preparato un modo per difenderci: non possiamo rimanere
fermi davanti ai razzisti.
Alle 18 partirà da qui un corteo per sensibilizzare il quartiere
rispetto a quanto è accaduto". È quanto ha affermato il portavoce
dell’associazione bengalese Dhuumchatu, Bachcu, dopo
l’aggressione di questa notte agli stand allestiti in Villa Gordiani per il
capodanno bangla.
Alemanno: non aprire varchi all'intolleranza Quella che si è scatenata dopo l'aggressione denunciata dalla comunità dei bengalesi è "una polemica che non ha fondamento: se ci sono stati atteggiamenti di rigidità questi non sono venuti dall'amministrazione comunale ma da parte di alcuni municipi". Lo ha precisato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando a margine dell'inaugurazione della nuova residenza per rifugiati politici tra i 16 ed i 18 anni non accompagnati, attigua al centro Pedro Arrupe. "A conclusione della festa della comunità bengalese, aspetto in Campidoglio i loro rappresentanti per parlare dei loro problemi - ha spiegato Alemanno - Come tutte le comunità hanno il nostro rispetto totale.
A giorni verrà tra l'altro varata la nuova Consulta dell'immigrazione". Il sindaco ha rivolto un "appello perché tutti si smetta di scaricarsi a vicenda le responsabilità perché in caso contrario si aprono varchi di intolleranza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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