Ranieri: «Mi esalto quando lavoro con il gentil sesso»

Il popolare cantante napoletano conduce da stasera su Raiuno «Tutte donne... tranne me»

da Roma

«Mia madre non voleva che facessi questo mestiere. La trovava un'occupazione poco seria, senza i necessari piedi per terra. Cambiò idea solo quando mi vide in tv, a Canzonissima. E quando la vinsi».
Sarà il caso, sarà il destino ma - come si vede - fin dagli albori la carriera di Massimo Ranieri è stata accompagnata dalla presenza femminile. Non è solo il caso della signora Calone (vero cognome del nostro), nè solo delle legioni di fan su cui, nei divistici anni Settanta, il giovane Ranieri poteva contare. «È proprio un particolare feeling che c'è sempre stato fra me e l'altra metà dell'universo - spiega il cantante - come racconto anche nella mia autobiografia, che uscirà in febbraio». Non dovrebbe essere, insomma, solo un escamotage formale l'idea di Tutte donne... tranne me, titolo dello show in tre puntate con cui Massimo Ranieri torna da stasera su Raiuno. E in cui è, appunto, l'unico rappresentate del sesso forte. «Ho voluto che tutti quelli che m'affiancheranno nello show siano donne. Dall'orchestra, composta solo da professoresse e diretta da una bacchetta rosa, alle ballerine, che costituiranno un corpo di ballo esclusivamente muliebre, alle ospiti, solo attrici, cantanti e campionesse sportive».
Unico intruso (e solo per la prima puntata) Dario Fo. Cui però seguiranno - fra le altre - Bianca Guaccero, Manuela Arcuri, Orietta Berti, Silvia Mezzanotte, Anna Longhi, l'astronoma Paola Mucciarelli, la prima ballerina dell'Opera di Parigi Eleonora Abbagnato, la campionessa di pugilato femminile Mina Morano, con la quale Ranieri si esibirà in un curioso match poetico-sportivo (dal quale, ovviamente, uscirà sconfitto). «Mi sono sempre sentito coccolato dalle donne - confessa, compiaciuto, il cantante -. E non vi dico che piacere sia lavorare a questo show, cui la predominante quota rosa conferisce un dinamismo, un energia davvero particolari». Come scenografia, forse per sottolineare ancor più la componente femminile dello spettacolo, Ranieri ha voluto un grande cielo stellato e la presenza dell'acqua.
Se proprio si dovesse scoprire che si tratta d'un pretesto, Tutte donne... tranne me risulterà comunque, secondo il direttore di Raiuno, Del Noce, «Un prodotto della tv di qualità». «E in ogni caso - aggiunge Ranieri - una festa per i miei quarant'anni di carriera. I cui successi faranno da filo conduttore alle tre puntate». Ma non solo. Agli amatissimi e prevedibili Vent'anni, Rose rosse per te, Erba di casa mia e Perdere l'amore, si aggiungeranno, infatti molti classici della canzone italiana, che non sono stati lanciati da Ranieri ma che lui interpreterà a suo modo, «cioè in chiave essenzialmente melodica». Alcuni titoli? Vita spericolata di Vasco Rossi, Il cielo in una stanza di Gino Paoli, Se stasera sono qui di Luigi Tenco, La musica è finita di Johnny Dorelli. E assieme alle canzoni, secondo un'elegia della memoria che caratterizzerà anche lo show teatrale che il cantante trarrà da quello televisivo (Canto perchè non so nuotare, al via da Napoli il 9 febbraio), ricordi a ruota libera di quattro decenni d'una carriera sempre applauditissima. «Ho cominciato a cantare a otto anni, per un motivo soltanto: la paura. Cantando mi passava - ride ancor oggi Ranieri -.

Quanto alla mia prima tournée, feci prestissimo anche quella: avevo solo tredici anni. Accompagnai in America il cantante Sergio Bruni. E solo per un caso quel viaggio non mi cambiò la vita. Per restare laggiù, infatti, mi avevano offerto cinquemila dollari la settimana».

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