Dopo la rapina l'incidente; poi la fuga a piedi nel Parco delle Groane, braccati da unità cinofile ed elicottero. Ma, a farli consegnare ai carabinieri sono stati i genitori, - due coppie di cinquantenni, la prima di liberi professionisti, la seconda di impiegati - che li hanno convinti a cessare lo loro latitanza. Così si è scoperto che i due rapinatori entrati giovedì allora di pranzo, nella filiale Intesa-San Paolo di Cesate, nonostante la giovane età, erano diventati di fatto professionisti. A loro carico negli ultimi mesi, ben cinque colpi che avevano fruttato un bottino di 25mila euro.
Laltro giorno a Cesate erano riusciti a razziare 4mila euro, poi erano fuggiti a bordo di una Fiat Punto, andando a sbattere contro una Bmw X-5 e proseguendo la fuga a piedi, nei boschi del Parco delle Groane, dove erano riusciti a far perdere le tracce. Ma già in serata i carabinieri erano riusciti a individuarli proprio grazie alla targa della Punto usata per scappare, risultata di proprietà del suocero di uno dei due, e hanno fatto visita alle famiglie per metterle al corrente dellaccaduto.
Gli increduli genitori sono riusciti a contattare i figli, inducendoli, dopo lunghe trattative, a costituirsi. Prima di mezzanotte per F.D., 21 anni di Bollate, e P.E., 25enne residente a Solaro, entrambi senza occupazione, sono scattate le manette.
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