Rassegna Al Libero va in scena l’amore gay

Parlare di omosessualità oggi non può risultare più provocatorio: pensiamo a Povia a San Remo, con la sua canzone «Luca era gay», o ai servizi e alle inchieste che escono quotidianamente sui giornali: è un argomento ancora aperto, ma non certo taciuto. Non a caso si chiama «Liberi amori possibili» la rassegna dedicata al teatro omosessuale, organizzata al Teatro Libero dal 4 al 12 maggio, quest’anno alla sua terza edizione: «Però bisogna insistere - dice Corrado d’Elia, direttore del Libero -. Vogliamo aprire dei momenti artistici-culturali di confronto. Un po’ di omertà c’è ancora, non è un caso che solo la Provincia abbia voluto patrocinare la rassegna, non il Comune».

Una selezione tra più di settanta spettacoli da tutt’Italia per scegliere solo 9 titoli, che affrontano la questione dell’omosessualità da tanti diversi punti di vista: dalla commedia musicale «Sono diventato etero!» di Lorenzo De Feo, che apre la rassegna, ore 21, allo spettacolo del regista e drammaturgo Ugo Chiti, «Oberon» il 6 maggio, fino al un viaggio nelle opere di grandi artisti gay come Saffo, Owen e Ginsberg, evocati nello spettacolo «Lo specchio dell’amore», il 5 maggio (info: www.teatrolibero.it, 02-8323126).

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