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Raul nella storia, la Germania si inchina all'Hertha Berlino

Nella Liga rallenta la capolista Barcellona (pari con il Betis). Real Madrid a valanga a Gijon: Raul (doppietta) diventa il maggior goleador di sempre con i Blancos a quota 308 reti Bene Manchester e Chelsea in FA Cup Bundesliga: Bayern ko a Berlino, Toni in crisi

SPAGNA. Nel giorno in cui anche il Barcellona dimostra di essere di questo pianeta, il Real Madrid rende la Liga un campionato quasi interessante. Recuperando due punti sui catalani primi in classifica, ora il distacco è di 10 lunghezze: troppo per crederci, ma abbastanza per sperarci. Nell'anticipo, gli azulgrana vengono presi d'infilata dal Betis Siviglia, che con Melli e l'ex Liverpool Mark Gonzalez mette sotto di due reti la capolista. Ci vuole un rigore dubbio su Iniesta per accorciare (Eto'o si fa parare il penalty ma ribatte in rete) e tutta la potenza di Eto'o per pareggiare, con il camerunense autore del 23° gol in campionato. Il Real invece passeggia in casa dello Sporting Gijon azzeccando la miglior partita della gestione di Juande Ramos: un 4-0 senza macchie ottenuto nonostante l'assenza di Robben, l'uomo più in forma. Oltre al primo gol in blanco di Huntelaar (prelevato a gennaio dall'Ajax e finora assai deludente) e alla rete capolavoro di Marcelo (forse il terzino sinistro migliore d'Europa al momento), lo stadio Molinon è anche teatro del sorpasso di Raul su Di Stefano: la doppietta del numero 7 gli consente di arrivare a 308 gol con la casacca del Real, miglior realizzatore della storia del club più vincente di Spagna. Non male. Alle spalle del duo di testa si rialza il Siviglia, che con la doppietta di Kanouté regola l'Espanyol sempre più ultimo in classifica. Fa tutto da solo invece il Valencia: il gran gol di Villa fa il paio con l'autorete di Raul Albiol per l'1-1 con il Malaga. Non ne approfitta il Villarreal di Giuseppe Rossi (solo 1-1 a Santander). Sfortunato il Deportivo, a cui un Camacho mai così catenacciaro strappa un punticino con il suo Osasuna in serie positiva e in lotta per non retrocedere. Solo pari per l'Athletic Bilbao, che soffre al San Mames contro il Recreativo ma acciuffa l'1-1 finale con Toquero.

INGHILTERRA. Premier League ferma per lasciare spazio alla FA Cup. Si è giocato solo il recupero tra Portsmouth e Manchester City, con i Pompey vittoriosi per 2-0. Poche le sorprese in coppa. Il Manchester United ha demolito il Derby County per 4-1 con una squadra che nonostante le seconde e terze linee ha dato sfoggio di una forma strabiliante: tocchi di prima e triangolazioni da brivido che hanno portato in gol Nani e Cristiano Ronaldo così come Gibson e Welbeck. Dopo l'iniziale spavento, nessun problema neppure per il Chelsea, che a Watford va sotto ma risorge grazie alla tripletta di Anelka. Solo un pari acciuffato per i capelli, invece, per il West Ham di Zola. Sotto ad Upton Park contro il Middlesbrough in crisi nera in campionato, gli Hammers hanno pareggiato (e ottenuto così la ripetizione del match) solo a cinque minuti dalla fine con un colpo di testa di Ilunga. In serata tocca all'Arsenal, che ospita il Cardiff City finalista la scorsa edizione.

GERMANIA. La Bundesliga si conferma il torneo più incerto, emozionante e divertente d'Europa. Ennesimo ribaltone nelle zone alte della classifica, con l'Hertha Berlino a sorpresa al vertice (i capitolini non vincono il campionato dal 1931). Tutto merito dell'ucraino Voronin, ex Liverpool ed ex Bayer Leverkusen, la cui doppietta abbatte il Bayern Monaco nel big match di giornata. Con Toni sempre meno ispirato (è ancora a secco nelle tre gare del 2009), il gol di Klose non basta ai bavaresi, che ripiombano al quarto posto, di nuovo superati dall'Amburgo (2-0 contro l'Arminia Bielefeld). Gli sconvolgimenti al vertice non risparmiano l'Hoffenheim, finora sorprendentemente e strenuamente al comando. La matricola crolla infatti in casa contro le Aspirine di Leverkusen per 4-1 e ora si trova ad inseguire. Non invertono la tendenza i verdi: il Wolfsburg continua a stupire con il 2-0 in trasferta a Francoforte, mentre il Werder Brema non va oltre un pareggio casalingo con il Borussia Moenchengladbach ultimissimo in classifica.

RESTO D'EUROPA. La partita più importante degli altri campionati si è giocata in Scozia, al Celtic Park di Glasgow, dove è andato in scena l'Old Firm. Un derby sempre emozionante, che però stavolta non ha mantenuto le attese per uno 0-0 che mantiene invariate le distanze in vetta alla Scottish Premier League: Celtic 56 punti, Rangers a inseguire a quota 54. Giornata interessante invece in Francia, dove il Lione torna a macinare punti. Dopo un inizio d'anno balbettante, i campioni in carica sembrano essersi ripresi e il 3-1 sul Le Havre vale il vantaggio di 4 punti sul Paris Saint Germain. Già, perché il Bordeaux, finora rivale numero uno del Lione, incappa in un nuovo stop, pareggiando con il Grenoble e scivolando addirittura in quinta posizione. Ne approfittano appunto i parigini, che superano 2-1 il Saint Etienne e li scavalcano al secondo posto in Ligue1, ma ne approfitta anche il Marsiglia, che batte 1-0 il Monaco nel derby del Mediterraneo. Al quarto posto sale il Tolosa (2-1 con il Sochaux). In Olanda il big match tra i campioni in carica del PSV Eindhoven e la capolista AZ Alkmaar vive di due atti: nel primo tempo l'AZ si porta in doppio vantaggio al Philips Stadion e chiude virtualmente il campionato; nel secondo la doppietta di Koevermans regala il pareggio al PSV e l'AZ vede ridotto a 9 punti il vantaggio sul Twente (vittorioso contro il Volendam fanalino di coda. Si riprende dalla serie shock di sconfitte l'Ajax di Van Basten, prossimo avversario della Fiorentina in Uefa: i Lancieri battono 2-0 il Feyenoord in una gara tra nobili decadute e rimangono terzi in classifica. Fine settimana interlocutorio invece in Portogallo, dove vincono tutte le big. Il Porto capolista trema in casa contro il Rio Ave: risolve la partita l'ex palermitano Farias, autore di una doppietta allo scadere per il 3-1 finale.

Inseguono il Benfica (3-2 sul Pacos Ferreira), lo Sporting Lisbona (2-1 al Belenenses) e il piccolo Leixoes, vincitore a Braga.

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