Rcs, la Borsa punta sul risiko titolo in volo

da Milano

Titoli Rcs MediaGroup sotto i riflettori in Piazza Affari. A infiammare le sale operative sia la scommessa di nuove acquisizioni dopo Recoletos, sia l’attesa di possibili movimenti nell’azionariato dopo che il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, ha lanciato l’ipotesi di una fondazione che ne blindi il capitale. L’editore del Corriere della Sera ha guadagnato il 3,08% chiudendo la seduta a quota 4,046 euro. Rcs aveva segnato già mercoledì un balzo del 2,87% dopo le ipotesi secondo le quali sarebbe interessata ad acquistare la casa editrice francese Editis. Dalla società hanno negato l’esistenza di trattative ma il mercato crede che dopo lo shopping in Spagna ci saranno altre operazioni. All’ultima assemblea, tra l’altro, i soci Rcs avevano dato delega al cda per un aumento di capitale con l’emissione di nuove azioni od obbligazioni convertibili, sino a 800 milioni. Sul mercato sembra riapparso, poi, l’appeal speculativo legato alla particolarità dell’azionariato di Rcs, con un parlamentino di quindici azionisti legati da un patto che ne controlla il 63% circa. Il flottante della società è ridotto, visto che altri pacchetti robusti provenienti dalle ex quote Ricucci sono già finiti nelle mani dei Benetton, del gruppo Toti o, tramite Bpi, sono stati prenotati dal patron delle cliniche milanesi Giuseppe Rotelli.

L’auspicio di Geronzi per una fondazione cui conferire le quote ha inoltre aperto un dibattito e il presidente di Rcs, Piergaetano Marchetti, si è detto favorevole allo studio di «forme più evolute che possano riunire le azioni in un unico contenitore». Dall’altro, ci si attende che la fusione tra Unicredit e Capitalia possa innescare degli aggiustamenti anche in Rcs.

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