Oscar Eleni
Grappa di riso per dimenticare il sapore dolce dellesordio. Questa mattina contro il Senegal dobbiamo vincere per non veder deformata la nuova immagine allo specchio del mondiale, domani, con gli Stati Uniti, possiamo anche metterci il grembiule e il fiocco per andare un po a scuola, ma con la testa di ragazzi che non hanno voglia di fare soltanto da sparring partner davanti ai pesi massimi guidati da Mike Krzyzewski e Mike DAntoni, sempre carino con la sua patria dadozione, un tantino bugiardo quando finge di avere anche paura.
Recalcati ammonisce caimani ed artisti: «Se perdiamo con il Senegal avremo buttato via tutto». Già. Euforia, nuova identità, ma ancora una grande paura. Questa mattina contro il Senegal non dobbiamo sbagliare partita e approccio, domani, contro gli Stati Uniti, potremo verificare altre cose, senza la presunzione di sorprenderli ancora come nellanno olimpico, quando a Colonia furono loro ad inchinarsi convinti che in Grecia sarebbero guariti dal male che invece li portò alla disfatta: legoismo. Soffrirono quelle giornate nellaria appiccicosa del Pireo, adesso hanno fame anche loro, ma ci penseremo domani, oggi cè il Senegal.
Vietato cambiare atteggiamento, prendere sul serio tanti complimenti, come capita alle squadre italiane sfavorite che camminano da sole, guai pensare di poter vincere in una maniera diversa da quella scelta nella caverna dei poeti estinti, quando è stato fatto il conto dei talenti e, scoprendo di non averne tanti, ci siamo affidati ai velenosi che non sognano, ma lavorano duro. Mordente e Michelori sembrano giocatori con questa mentalità. Erano tutti e due a Milano, promettevano, ma chiedevano anche stipendi alti. Corbelli disse che ne poteva fare a meno. LOlimpia, che si è radunata ieri, adesso avrebbe bisogno di questi velenosi che sanno di buono, considerando che poi il risparmio su due italiani non impedì spese esagerate per altri, diciamo Blair, Calabria, Bulleri e Galanda. Treviso che ha creduto in Mordente si è vinta lo scudetto, Milano cerca ancora la sua Titina per sentirsi grande.
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