Record di aggressioni ai vigili urbani L’Ospol registra 359 episodi di violenza subiti a Roma dagli agenti della Polizia municipale

Le aggressioni ai vigili urbani della capitale superano il doppio di quelle subite dai colleghi delle altre regioni. Sono 359 gli episodi di violenza che hanno avuto come vittime i pizzardoni romani, ai quali vanno aggiunti i danneggiamenti delle auto, bruciate da bottiglie molotov e rovinate dai vandali anche quando si trovano nelle autorimesse comunali. «In questa situazione di grave pericolo - denuncia Luigi Marucci, presidente nazionale dell’Ospol - l’amministrazione comunale fa finta di non vedere e non sentire e continua a mandare i vigili a coprire servizi pericolosi. Il risultato è che i colleghi giornalmente soccombono di fronte alle premeditate aggressioni dei venditori abusivi, spalleggiati dai loro protettori, che per proteggere la mercanzia contraffatta scendono in campo con bastoni, sampietrini e bottiglie. Noi, invece, non abbiamo strumenti di difesa».
Quando le famiglie dei vigili li vedono uscire di casa, tremano per il terrore di ricevere una telefonata da parte del Comando, che li invita a recarsi in ospedale per vedere il loro caro. «Tutto questo per una misera busta paga di 1.300 euro - prosegue Marucci - e senza un’assicurazione che copra i danni per le lesioni subite in servizio. In attesa che la Procura della Repubblica si pronunci sulla denuncia inoltrata dal nostro sindacato contro i sessanta consiglieri comunali, invitiamo colleghi e cittadini a partecipare alla sfilata di protesta fissata per il 2 giugno in Campidoglio». L’agitazione è contro la violazione delle norme sulla sicurezza sul posto di lavoro, prevista dalla Legge 626/94 e contro il mancato armamento della Municipale previsto dalla L. 127/97.
«Roma è diventata una città pericolosa - dichiara Marco Pomarici, vice capo gruppo di Fi in Campidoglio -. È incredibile come l’amministrazione capitolina continui ad essere sorda davanti alle esigenze dei vigili. Siamo disponibili a combattere accanto alla Municipale per modificare in aula Giulio Cesare il regolamento relativo all’armamento.

Ma il presidente della commissione sicurezza urbana De Bosi, che si era impegnato a far discutere il problema entro poche settimane, non lo ha ancora fatto. L’amministrazione deve ascoltare le urla di disperazione che arrivano dai vigili».

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