Record al Ducale: la mostra di Gauguin è la più vista in Italia

La mostra più visitata d’Italia a due mesi dalla chiusura ha già conquistato 175 mila visitatori. I risultati ottenuti da «Van Gogh e il viaggio di Gauguin» curata da Marco Goldin, in corso al Ducale di Genova, fa gongolare il presidente della Fondazione Ducale Luca Borzani e conferma l’intuizione di Goldin che nell’ambiziosa esposizione ha investito molto, anche in termini economici.
«Tra gennaio e la fine di febbraio la crescita di visitatori in ogni settimana è stata vertiginosa: se nell’ultima settimana di gennaio avevamo contato 7.357 presenze, l’ultimo dato della settimana appena chiusa (il calcolo si fa da giovedì a mercoledì ndr) è di 14.058 - snocciola Goldin - Una media altissima considerando il periodo di crisi attuale». L’obiettivo dichiarato è di arrivare a 300mila visitatori e non è un’utopia. Anche perché sono tantissime le prenotazioni da qui al primo maggio, giorno di chiusura della mostra che è già stata prorogata. E non ci sono più posti liberi per gruppi e scuole.
Tra i dati spiccano anche quelli relativi ai visitatori che si sono presentati direttamente alla biglietteria, circa il 62 per cento del totale e che spesso al sabato e alla domenica si rassegnano a stare anche un’ora in coda pur di visitare la mostra. «Abbiamo venduto anche tanti biglietti “aperti“ - spiega Goldin - che costano 2 euro di più, ma consentono di presentarsi alla cassa senza fare code e di entrare senza prenotazione. Sono stati venduti come regali di Natale e stanno andando molto bene anche in questo ultimo rush finale».
E se non ci fossero state prima l’alluvione e poi la nevicata e il freddo intenso gli organizzatori si dicono certi che avrebbero già in bilancio 20mila persone in più, tante sono quelle che hanno disdetto la prenotazione in concomitanza di quegli eventi.


Ottima anche la percentuale dei visitatori non genovesi (calcolati sulle prenotazioni?) che coprono la bellezza di 96 province italiane: prima fra tutte (senza contare ovviamente Genova) c’è Torino con il 13 per cento dei visitatori, seguita da Milano, Savona, Cuneo e da circa 5mila francesi provenienti da Nizza. «Un successo anche per l’indotto - dice Borzani - basta pensare che tutti abbiano preso almeno un caffé e i conti sono fatti».

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