Cronache

Referendum, vademecum per chi va a votare

Diffuse proteste per la parzialità dell’informazione televisiva della Rai regionale

Referendum, vademecum per chi va a votare

Sono 653 i seggi elettorali aperti a Genova nella giornata di oggi (dalle 8 alle 22) e domani (dalle 7 alle 15) per quanti si si recheranno a votare per il referendum abrogativo sulle norme in materia di procreazione medicalmente assistita. Le quattro schede (ma la legge consente di esprimersi anche solo su uno o alcuni quesiti referendari e, quindi, di rifiutare una o più schede) verranno consegnate agli elettori forniti di documento di identità e tessera elettorale anche nei 19 seggi speciali e nei 121 «uffici elettorali di sezione» allestiti per persone diversamente abili in diversi locali della città.
Informazioni in proposito - ricorda il Comune -, anche per conoscere l’esatta ubicazione dei seggi dedicati, potranno essere chieste agli uffici di corso Torino 11 (1° piano, sala 102), telefono 010.5576854 e 5576829, fax 010.5576933, e-mail elettorale@comune.genova.it.
Gli elettori genovesi che voteranno per la prima volta sono 434 maschi e 455 femmine, mentre 178 sono i centenari di cui 25 uomini e 153 donne. Complessivamente, gli iscritti nelle liste elettorali di sezione sono 514.540, di cui 238.245 maschi e 276.295 femmine.
Particolari agevolazioni tariffarie sono state predisposte da parte di Trenitalia a favore degli elettori che si recheranno a votare nelle località d’origine. In particolare, le riduzioni sui biglietti di andata e ritorno, compresi i viaggi in prima classe, ammontano al 60 per cento. Gli sconti verranno praticati dietro presentazione della tessera elettorale.
Alcuni lettori lamentano, intanto, la «totale mancanza di imparzialità» del Telegiornale regionale di Raitre, arrivando a definirlo «Telekabul». Questo a proposito del referendum e delle molteplici scelte cui sono chiamati i cittadini che vorranno votare. È stato dato infatti grande risalto alle posizioni di chi propone l’abrogazione della legge 40/2004. Tutto ciò, almeno, a giudicare dal manifesto con un enorme «Sì» che venerdì sera campeggiava dietro alla giornalista impegnata a snocciolare i nomi delle autorità intenzionate a votare contro le norme che disciplinano la fecondazione assistita. Tra questi ultimi, il presidente della Regione Claudio Burlando e dal sindaco Giuseppe Pericu.

Nessun appoggio illustre, dunque, per chi voterà contro o si asterrà.

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