Luomo che andò in pensione e coronò il suo sogno. Diventare a tempo pieno un compositore sinfonico. E di buon livello, per giunta. Storia a lieto fine della serie «non è mai troppo tardi per fare quello a cui si aspira da sempre». Condizioni di vita permettendo, naturalmente.
Lui è Alfonso Rega, 68 anni, ex consulente macro-economico per banche straniere e società, cultore di Bach, Mozart, Beethoven e Mahler, che un bel giorno dopo aver trascorso unesistenza intera tra calcoli, statistiche e ricerche di mercato («indicavo ai clienti i settori nei quali in prospettiva era conveniente investire», ricorda) con alle spalle qualche anno di pianoforte e composizione ha tirato fuori dal cassetto il suo antico desiderio. Risultato: da metà degli anni Novanta e con laiuto delle tecnologie informatiche ha scritto ben quattrocento brani di musica da camera e sette sinfonie (una dedicata al tragico evento delle Torri Gemelle); ma nonostante la sua copiosa produzione è considerato «piuttosto nuovo nel mondo della musica». Una delle sue ultime creazioni - «Romeo e Giulietta», verrà eseguita sabato alle ore 17 al teatro Dal Verme dallorchestra dei Pomeriggi musicali, dopo l«Italiana» di Felix Mendelssohn.
«Qual è il mio segreto? - fa eco al telefono dalla sua casa delle vacanze in Emilia discorrendo di tecniche compositive - Improvvisamente sento qualcosa e subito sulla tastiera del computer scelgo tonalità e strumento da usare. Spesso è il piano. In pochi secondi trovo le melodie che poi orchestro per mesi e mesi, lavorando al Pc come un artigiano». Finora i suoi lavori sono stati ben accolti dal pubblico e non solo. E lui, milanese dadozione da quarantanni, ha vinto targhe e segnalazioni. «Durante lesecuzione della mia 11 settembre alcune cantanti del coro si sono messe a piangere per la commozione - racconta -. E mi hanno cercato per stringermi la mano e congratularsi anche diversi orchestrali. Il mia attuale aspirazione? È quella di vedere queste mie partiture eseguite a New York, proprio nel giorno della commemorazione». E non è un caso isolato come fonte ispirativa dellautore il dramma delluomo. Lex stratega del marketing quando ha scritto il movimento su Paolo e Francesca della sinfonia Divina Commedia (trasposizione di uno dei più famosi poemi della letteratura italiana, ndr), mentre stava ascoltando «in diretta una trasmissione radiofonica dedicata a un italiano giustiziato negli Usa». Non solo dolore ma anche sentimento perché in «Romeo e Giulietta», che verrà diretto da Heinrich Unterhofer, cè per esempio lidea di trasmettere «lo spirito dellamore puro, quello che è per sempre». Romantico.
Vita dura comunque per i compositori, perché per loro - dellultima ora o professionisti - «farsi eseguire» non è sempre impresa facile. I fondi dello spettacolo sono quelli che sono, capita di doversi cercare sponsor e teatro, di gente che scrive ce nè a legioni e ognuno alla fine ci prova anche con lasso. Domanda: dietro ai temi delle sue sinfonie non cè un po di sana strategia marketing? «Mah, non ci avevo mai pensato - ribatte - Comunque sia al di là dei titoli per me la musica deve essere emozionante. Deve farsi sentire nel profondo».
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