Un regalo agli animali: non regalateli

L’avvertimento dell’Aidaa: il 40% dei cani "pacco dono" per le feste viene subito dopo abbandonato per strada. I figli piccoli spesso trattano gli animali come i loro giocattoli

Un regalo agli animali: non regalateli

Il Natale incombe e questi, che avanzano, sono giorni felici soprattutto per i bambini che aspettano con ansia i regali da tempo sospirati. Qualche decina d'anni fa, quando ero bambino io, non si poteva sapere che cosa avrebbe portato Babbo Natale o se la Befana avrebbe riempito la calza di carbone dolce da mangiare o di quello da mettere nella stufa per accendere il fuoco. Dipendeva molto, dicevano i genitori, da quanto eravamo stati buoni. Oggi vedo che i bambini non si fanno molti scrupoli di chiedere in anticipo ciò che desiderano. Meglio così quando le richieste non sono esorbitanti, anche se viene a mancare un po' il gusto sottile della sorpresa.
Quel che è più importante, per i genitori assennati, è non farsi mettere in corner dalle pressioni di bambini che chiedono insistentemente un cane, un gatto o altri animali, specie se Carletto è molto volubile, si stanca subito dei giochi che, dopo pochi giorni, lascia abbandonati in qualche angolo della stanza a prendere polvere, mentre strilla per averne altri e subito. In questi casi il mio ricordo va a qualche giorno dopo la Befana, quando, in visita a un cliente, vidi una tartarughina d'acqua dimenticata nel sottovaso di una pianta, fuori della finestra, con un dito d'acqua mezzo congelata, le palpebre gonfie per la carenza di vitamine e le bolle tipiche della polmonite che uscivano dal naso. Giaceva lì, perché la bambina, che aveva fatto fuoco e fiamme per averla, si era stancata già i primi giorni dell'anno. Sporcava e bisognava cambiarle l'acqua, aveva fame e bisognava darle da mangiare, aveva freddo e bisognava alzare il termostato…Insomma troppi impegni. Finì a casa mia per qualche giorno di cura e oggi troneggia nell'acquario dalle cui mani prende volentieri il cibo.
È proprio di questi giorni un comunicato stampa dell'Aidaa che invita a non regalare animali per le feste natalizie. In particolare sono i cani quelli a maggiore rischio. Il 40% di loro, c'informa l'associazione di Lorenzo Croce, è un potenziale candidato a divenire ospite di uno dei mille canili della penisola già dopo alcuni mesi dall'acquisto, spesso in concomitanza con il primo periodo di vacanza. Il business alimentato dalla vendita di animali, durante le feste di natale, alimenta un giro d'affari stimabile in 110 milioni di euro, per un totale di 350.000 animali venduti. Naturalmente, di fronte a una torta simile, anche se recentemente il governo ha inasprito le pene fino al carcere, è ovvio che l'appetito di chi importa illegalmente cani dall'Europa dell'est, si sviluppa vorace e moltissimi cuccioli affrontano i viaggi della morte, stipati a centinaia su camion che provengono dall'Ungheria, dalla repubblica Ceca e dalla Polonia. Quelli che arrivano vivi, imbottiti di farmaci, spesso trovano la malattia o la morte, dopo pochi giorni che sono stati acquistati in negozi o sedicenti allevamenti.


La regola prima dunque è quella di non regalare animali di nessuna specie come fossero pacchi di Natale da scartare sotto l'albero, a meno che non ci sia già stata una richiesta consapevole e non vi sia dunque un serio convincimento, da parte di chi riceve il dono, sul fatto che dentro quel "peluche" ci sono un cuore e un'anima che non scompaiono una volta esaurite le note di White Christmas.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
ilGiornale.it Logo Ricarica