Reggio Emilia: frantumati in 5 pezzi, la sfida è solo interna

Il Pd rischia un preoccupante quanto inedito ballottaggio. perché il centrosinistra s’è spaccato in cinque pezzi

Peppone si è alleato con don Camillo e adesso chi ci capisce è bravo. Di certo, c’è solo che qui, nella Reggio Emilia che di tentennamenti a sinistra non ne ha mai avuti, adesso il Pd rischia un preoccupante quanto inedito ballottaggio. È successo che il centrosinistra s’è spaccato, meglio, frantumato in qualcosa come cinque pezzi. Il centrodestra schiera anche Angelo Alessandri della Lega. Il centrosinistra è diviso in cinque. Oltre al sindaco uscente Graziano Delrio c’è la «zarina» Antonella Spaggiari, sindaco precedente e per una vita nel Pci-Pds che adesso ha sbattuto la porta del Pd e deciso di candidarsi con svariate liste, fra le altre persino l’Udc. E poi Matteo Olivieri per i grillini, Marco Scarpati che corre da solo, lui pure Pd, Giuliano Rovacchi per Rifondazione e persino Matteo Cavatorti per la lista Comunista per il Blocco Popolare.

Dall’altra parte, ci sono Angelo Alessandri per la Lega Nord e Fabio Filippi per il Pdl. I sondaggi registrano un clima da marasma generale, con il 50% degli elettori che a poche settimane dal voto ancora non aveva deciso per chi votare. E come dargli torto.

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