Londra - Fino a qualche anno fa la regina costava ai suoi sudditi poco meno di una tazzina di caffè. Ora gli inglesi dovranno aggiungere anche un croissant. Secondo il conto consuntivo pubblicato ieri da Buckingham Palace le spese reali non sono mai state così alte e nell'ultimo anno hanno fatto registrare un incremento di un milione e mezzo di sterline raggiungendo un totale di 41 milioni e mezzo di sterline. Secondo gli esperti questo significa che per mantenere un simile livello di spesa Elisabetta si vedrà costretta a chiedere allo Stato un aumento del 150 per cento dei sussidi attuali. Sussidi che sono destinati a coprire un terzo delle spese reali - vale a dire costi di gestione inclusi i salari dei dipendenti - e che sono rimasti invariati per vent'anni alla cifra fissa di 7,9 milioni l'anno.
Un'eventuale richiesta d'aumento non sarebbe quindi poi così scandalosa paragonata al costo della vita se non fosse che rischia di arrivare nel bel mezzo della recessione economica più dura che gli inglesi abbiano conosciuto negli ultimi decenni. Benché in generale amino la monarca i sudditi della regina sono ora sempre meno disposti a supportarne il livello di vita. Secondo il contabile che ha studiato la situazione finanziaria dei reali ci vorrebbero almeno una ventina di milioni annui per coprire i costi attuali. Negli ultimi anni la Civil List - vale a dire la cifra statale destinata alla regina - non è stata sufficiente a coprire l'ammontare delle spese, ma il problema è sempre stato risolto perché Elisabetta ha messo mano alla sua personale riserva monetaria. Lo scorso anno ha aggiunto 6 milioni di sterline. In tutto negli ultimi anni dalla riserva sono stati prelevati 21 milioni e se le cose dovessero continuare così, il gruzzoletto reale non potrà durare più di altri tre anni.
Ad ogni modo il sussidio statale dovrebbe venir rinegoziato alla fine del 2010, quando verrà fissato per la durata di un ulteriore decennio. A Palazzo non hanno voluto dichiarare quale cifra verrà richiesta al ministero del Tesoro, ma appare molto probabile che il governo non sia disposto a esaudire richieste dispendiose. Di questi tempi soprattutto e se verranno prese per buone le previsioni del consulente finanziario Mike Warburton che fissa attorno ai 19 milioni e mezzo di sterline annuali l'ammontare del nuovo sussidio. «Certo dagli attuali 7,9 milioni di adesso sembra un gran salto in avanti - ha ammesso ieri il consulente - ed è al di sopra dell'inflazione ma la maggior parte dei costi riguarda gli aumenti salariali». Lo stesso Warburton ha però ammesso che un simile aumento sarebbe politicamente inaccettabile in questo momento. «Per la gente sarebbe una pillola troppo amara da mandare giù» ha commentato alla fine. La Civil List, che non copre i costi di manutenzione delle dimore reali, dei trasporti o della sicurezza, fu stabilita nel 1990 da John Major, allora ministro del Tesoro per una durata di 10 anni. Attualmente Elisabetta costa all'anno a ogni suo suddito 69 pence, 3 in più dell'anno scorso. Il governo finanzia in parte anche i viaggi di rappresentanza e i costi di manutenzione delle abitazioni reali con un secondo fondo che quest'anno ha superato i 22 milioni di sterline. Il viaggio più costoso del 2009 è stato quello di Carlo e Camilla per il quale sono stati spesi un miliardo e 310 milioni di sterline.
Nonostante le pressanti richieste della famiglia reale, nei mesi scorsi l'esecutivo si è rifiutato di incrementare gli stanziamenti a disposizione del dipartimento della Cultura per consentire la manutenzione di Buckingham Palace e delle altre residenze.