Regionali, centrosinistra a pezzi

Nubi sempre più dense e ulteriori perturbazioni in arrivo. Non sono solo le previsioni meteorologiche per la fine del Lazio in quest’ultimo scorcio del 2009. È anche la situazione oggettiva che si registra all’interno del centrosinistra le cui componenti continuano ad agitarsi nella ricerca di un candidato da contrapporre a Renata Polverini. Di più. In queste ultime ore è calato il gelo. E non parliamo solo di temperature. Ma della estrema freddezza con la quale gli esponenti locali del Partito democratico hanno «bollato» ieri il mini-vertice tra dipietristi, esponenti della Federazione della sinistra e radicali dopo l’ennesimo rinvio del vertice “vero”. Si è trattato di un vero temporale con tanto di tuoni e fulmini. E scambi di accuse tra «alleati». «Non è stata l’Idv a mancare al tavolo del Pd, quanto piuttosto il contrario: è il Pd che ha “dato buca” al tavolo di coalizione nella sede dell’Italia dei Valori». Così il coordinatore laziale dipietrista Stefano Pedica, al termine di una riunione con la Federazione della Sinistra nella sede romana del suo partito, legge il mancato tavolo programmatico con tutti gli altri partiti della coalizione, che era stato convocato per ieri.
«Si era detto - spiega il senatore Idv - di alternare le sedi nelle quali vedersi, tra la nostra e quella del Pd Lazio. Dal segretario regionale del Pd Alessandro Mazzoli, che ho chiamato questa mattina (ieri, ndr), non ho avuto nessuna risposta sulla sua assenza di oggi (ieri, ndr). Per quanto ci riguarda, se il Pd convocasse un’altra riunione domani (cioè oggi, ndr) o anche fino al 31 dicembre, noi parteciperemmo. Quello che conta sono i temi programmatici da trattare, e non dove ci si vede».
«Siamo in una situazione di pericoloso stallo - dice la segretaria regionale del Prc Loredana Fraleone - e il Pd non sembra preoccuparsene. Ci sono delle questioni programmatiche di fondo che dovrebbero essere propedeutiche al patto, ma qualora non si riuscissero ad aggregare attorno a esse le forze politiche, allora in ultimissima ipotesi saremmo anche pronti a presentare una candidatura di sinistra, nostra e dell’Idv». Pedica ha inoltre ribadito come a questi tavoli vorrebbe veder seduto anche l’Udc: «Ma la responsabilità di chiamarli spetta al Pd, non certo a noi. È vero che abbiamo rivolto loro le “10 domande”, ma alle domande si può anche rispondere. Io, se qualcuno me ne facesse, potrei rispondere anche a 20 domande».
«Il rinvio del vertice del centrosinistra previsto per oggi (ieri, ndr) - è la replica del segretario regionale del Pd Alessandro Mazzoli - ha provocato una ridda di voci e di conclusioni assolutamente premature sullo scenario politico in vista delle prossime elezioni regionali. L’alleanza ha aggiornato il tavolo programmatico a domani (oggi, ndr) alle 12.30 nella sede del Pd Lazio. Nella riunione - prosegue l’esponente del Pd - si continuerà a lavorare su un programma condiviso, base essenziale per individuare un candidato comune. In quest’ottica prosegue il confronto con l’Udc, senza scossoni o radicali cambiamenti. Il Pd, consapevole dei suoi doveri verso gli elettori, è impegnato nel trovare con le altre forze di centrosinistra la giusta sintesi in vista delle elezioni. A decidere, come sempre - aggiunge Mazzoli - sarà un’alleanza che discute e si confronta, senza ipocrisie, e che presto individuerà il candidato».
Sul fronte opposto non ci si scompone più di tanto e si respira un clima di ragionevole ottimismo sul prosieguo della campagna elettorale e sull’eventuale alleanza con i centristi.

«Siamo in attesa di conoscere le decisioni dell’Udc - dice il sindaco Gianni Alemanno - confidiamo che ci siano delle scelte positive, c’è un’ampia disponibilità a confrontarci sul programma e sulle liste. Non ci sono novità particolari». Nel frattempo Renata Polverini viene tirata per la giacchetta dai sindacati del settore sanitario, come la Fials, in cerca più che di promesse, di impegni e garanzie sul futuro.

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