Regionali puntuali ma non sulle Riviere

I pendolari iniziano a vedere rosa. I treni che prendono abitualmente iniziano ad arrivare in orario. Tra marzo e aprile i convogli che non hanno fatto registrare ritardi considerevoli sono stati in media il 90 per cento, con punte del 92. Un successo, se non fosse che c’è una regione maglia nera. E guarda caso questa regione è la Liguria. Senza voler pretendere la puntualità svizzera di Bolzano, che fa segnare il 98 per cento dei treni in orario, la nostra regione resta pur sempre la più disastrosa in fatto di efficienza, visto che i «regionali» puntuali sono stati, nell’aprile d’oro, meno dell’85 per cento (anche se prima era, incredibile ma vero, persino peggio).
I pendolari snocciolano le ragioni della crisi nera delle ferrovie liguri: qui mancano ancora i treni di nuova generazione, la linea costiera è satura di traffico con passaggi ogni 5 minuti, senza contare le pretese del Comune di Genova di una frequenza altissima di treni metropolitani tra Voltri e Nervi.

E intanto i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24 ore delle biglietterie ferroviarie in Liguria dalle ore 21 di domani, alla stessa ora di domenica 23. Tra le cose che non vanno, i sindacati contestano anche il trasferimento di personale del trasporto regionale per effettuare la vendita di prodotti non ferroviari (come i biglietti di Euroflora).

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