Regione, in arrivo una superstangata

«Passata la festa, gabbato lo santo»: i detti popolari non sbagliano mai. Archiviate le elezioni politiche e quelle amministrative, il centrosinistra decide di metter mano al deficit sanitario nel Lazio che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 4 miliardi di euro. Un problema, quindi, che non nasce certo ora. La giunta ulivista guidata da Piero Marrazzo, dopo aver demagogicamente abolito il ticket sulle ricette è ora costretta, dal governo «amico» guidato da Prodi, a propinare agli abitanti del Lazio una terapia d’urto che si traduce in due parole: lacrime e sangue. Nel piano di rientro, che ha provocato dissidi anche nel centrosinistra, è previsto, innanzitutto, il taglio netto di 2.700 posti letto (un’enormità) e poi il ricorso a parte del patrimonio immobiliare regionale.

Una cura dimagrante che farà risparmiare «solo» 1 miliardo e 560 milioni di euro. E il resto? Semplice: basterà aumentare l’Irpef, l’Irap e il bollo auto, cioè tutte le tasse di competenza regionale, come ha già fatto capire il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa.

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