E si definiscono virtuosi. I conti della Regione Liguria non tornano. O, meglio, tornano per chi in questi anni ha cercato di dimostrare come le risorse della Regione venissero spese in modo poco razionale e non rispettassero quanto il presidente prometteva. Tornano anche per chi ha sempre che detto che il costante aumento delle imposte regionali non fosse necessario ma fosse una scelta politica. Non tornano, invece, per chi a quelle promesse aveva creduto.
Basta guardare i numeri per rendersi conto della poca virtuosità del primo quinquennio burlandiano paragonando lultimo bilancio della giunta guidata dal centrodestra di Sandro Biasotti (2005) con lultimo della prima giunta di Claudio Burlando (2010): molto più ricco e nettamente al di sopra del tasso di inflazione. Così, se cinque anni fa Biasotti chiudeva la parte effettiva del bilancio a 4,493 miliardi di euro, il centrosinistra vede lievitare il tutto a 5,757 miliardi. La lamentela più comune sentita negli ultimi tempi è quella dei trasferimenti da Stato a Regione considerati sempre più sottili: in effetti si è passati da 1,2 miliardi del 2005 ad 1,18 di questanno. Un gap di circa 100 milioni che viene ampiamente colmato dalle entrate tributarie che passano dai 2,5 miliardi di cinque anni fa a 3,49 di oggi.
«La Regione di Burlando ha risorse totali del 4,2 per cento in più rispetto a quante ne avesse a disposizione (...)