Rirei, Marrazzo tra lincudine e il martello. Da una parte dipendenti e famiglie scontenti degli attuali amministratori, dallaltra il Consorzio che reclama laccreditamento e finanziamenti a go-go. Nel frattempo, regna lincertezza. La gestione dellattività dei 6 centri di riabilitazione per disabili, affidata dalla Regione 3 anni fa, dopo la crisi e il fallimento dellAssociazione Anni Verdi, a una triade di cooperative sociali - Confcooperative, Agci Lazio e Legacoop Lazio - sembra essere al capolinea.
Da indiscrezioni sullultima delibera regionale, il cui contenuto non è stato ancora reso noto, risulterebbe che il Consorzio di cooperative sia mantenuto in sella fino al 31 luglio. A partire da quella data, la gestione dei 500 lavoratori e dei 1200 disabili assistiti potrebbe essere affidata alle Asl in attesa di nuove soluzioni. Sarebbe emerso inoltre, in base ad una transazione conclusa tra lamministrazione regionale e il consorzio di cooperative, laccollamento, da parte della Regione, dei debiti contratti dalle cooperative, compresi i tre stipendi arretrati dovuti ai lavoratori e il debito verso lInps. In più, la Giunta Marrazzo comincerebbe a pagare, tramite le Asl, i dipendenti del Consorzio. In tal modo, accollandosi direttamente i debiti pregressi, la Regione eviterebbe di dare alle coop la somma da loro richiesta per saldare i debitori, pari a 24 milioni di euro e metterebbe la parola «fine» a qualsiasi contenzioso con il Consorzio. La pressione dei lavoratori e delle famiglie delle persone curate da Rirei nei confronti della Regione è notevole.
«Oltre a rimuovere la gestione delle cooperative, dimostratasi inadeguata, chiediamo di riconsegnare temporaneamente alle Asl i servizi di assistenza, come avvenuto in occasione della liquidazione di Anni Verdi - chiariscono alcuni rappresentanti sindacali dei lavoratori -. Va poi individuato un nuovo soggetto in grado di garantire i servizi, attraverso un bando ad evidenza pubblica, unico modo per garantire trasparenza e imparzialità». Allultimo sit-in di lunedì scorso davanti alla sede della Giunta hanno partecipato più di 200 persone in un clima reso esasperato dall0atteggiamento dellamministrazione regionale che secondo i manifestanti sarebbe sempre più in balia delle coop. Qualcuno dei genitori in passato è giunto al gesto estremo di incatenarsi contro lamministrazione delle cooperative imposta dalla Regione e considerata «sprecona» e «poco efficiente». Dalla richiesta di Marrazzo al Prefetto di autorizzare le Asl al pagamento diretto dei dipendenti, di cui si è avuta notizia nei giorni scorsi, sembra che la vicenda possa giungere alla soluzione auspicata da chi ha posto in essere le proteste.
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