Regione Lazio, la sinistra delle poltrone fa una raffica di nomine last minute

RomaEmma Bonino, in campagna elettorale, aveva usato uno slogan di sicuro effetto: «Prima di tutto trasparenza. La Regione sarà una casa di vetro». Per vederci chiaro. Per permettere a tutti di giudicare gli atti di giunta e Consiglio. Per permettere di capire come vengono spesi i soldi di tutti. La Bonino non potrà mettere in atto il suo intendimento. E gli unici a esserne contenti sembra siano i suoi «compagni d’avventura». Così ansiosi di chiudere tutte le partite che contano prima che il ciclone Polverini arrivi a fare piazza pulita per ricominciare da zero con lo spoil system. Dalla fine di marzo è scattato il piano nomine. Una raffica di «promozioni» sul campo. Soprattutto nel settore della sanità. Direttori amministrativi, consulenti, medici specialisti, primari, incarichi co.co.pro. tutti accomunati dall’urgenza di prendere servizio nei primi giorni del mese di aprile. Quando ancora le suddette nomine portano la firma di chi ha già fatto le valige per liberare le stanze del potere regionale.
Le notizie rimbalzano sugli organi di stampa e i primi a prendere le distanze da Esterino Montino e dall’establishment della passata consiliatura, sono i radicali. Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, appena eletti consiglieri per la lista Bonino, sentono puzza di bruciato nei movimenti dell’ultima ora. Lo denunciano pubblicamente, provocando la reazione sdegnata di Montino. «Sfido chiunque a trovare una nomina, una procedura o un atto illegittimi nell’operato della nostra giunta. Da Berardo e Rossodivita mi aspetto le scuse». Giustamente i due fanno notare al vice di Marrazzo che le smentite dovrebbe indirizzarle ai giornali che hanno pubblicato le notizie sulle nomine. In attesa che la querelle «interna» al centro-sinistra arrivi a una conclusione, ci pensa la stessa Polverini a sgombrare ogni dubbio. «Parlavano di trasparenza in campagna elettorale - spiega il nuovo presidente della Regione Lazio -. Ebbene li accontenteremo subito. Iniziando a rendere pubblico tutto ciò che hanno fatto negli ultimi cinque anni. Ho intenzione di rendere la struttura burocratica amministrativa della Regione una struttura funzionante, al servizio dei cittadini. Lo spoil system andrà in quella direzione». Anche la Polverini è rimasta colpita dalle notizie del giornali e aggiunge: «Stanno facendo di tutto. È meglio che si fermino. Sappiano che tutti gli atti che considereremo illegittimi saranno impugnati».
A riportare soltanto i casi più eclatanti ci pensano il senatore del Pdl Claudio Fazzone e il suo collega di partito Enrico Folgori, consigliere alla Provincia di Roma. «Nonostante l’indirizzo espresso dal commissario Elio Guzzanti, che ha invitato le Aziende sanitarie a sospendere questo tipo di attività nelle more dell’insediamento della nuova giunta - racconta Fazzone -, la Asl di Latina sta procedendo come nulla fosse all’espletamento di concorsi e all’attribuzione di incarichi interni».
Un altro caso lo segnala Folgori.

«Il 27 marzo - ricorda il consigliere provinciale del Pdl -, un giorno prima delle elezioni, è stato pubblicato sul Bollettino regionale un avviso di selezione interna per il conferimento di quattro incarichi di durata quinquennale di direzione di distretto sanitario alla Asl Roma D».

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