Un Patto per la Casa in 10 punti per dare impulso e direzione alle politiche abitative. A presentarlo, ieri mattina a Palazzo Lombardia, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, lassessore alla Casa, Domenico Zambetti (nella foto) e i soggetti che operano nel «mondo della casa» come istituzioni locali, sindacati, categorie professionali, mondo del volontariato e associazioni dei costruttori, degli artigiani e delle banche. In tutto, a sedersi attorno al tavolo, sono state 53 sigle.
Suddiviso in 10 punti, il Patto si propone come un decalogo di impegni ineludibili, per rispondere alla richiesta abitativa popolare secondo modalità allaltezza dei tempi.
Tra le misure: sostegno economico per gli affitti, nuove forme di agevolazione dei mutui per la prima casa, introduzione di strumenti finanziari innovativi (come il Fondo immobiliare che dovrebbe passare da 220 milioni a 400), un piano di costruzione di 6.000 nuovi alloggi entro il 2015 e la riqualificazione di altri 4.000 alloggi Aler esistenti, il riassetto di interi quartieri per garantire qualità di vita e sicurezza.
Per il sostegno affitti sono già disponibili 12 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno quelli messi a disposizione dai Comuni. Per chi ha perso il lavoro o ha subito uno sfratto per morosità, il Pirellone ha stanziato altri 4,5 milioni di euro.
Sullacquisto della prima casa, poi, stop ai contributi una tantum e via a un progetto che permette, con uno stanziamento di 5 milioni di euro, labbattimento del 2% di interesse sui mutui stipulati dalle giovani coppie. Inoltre, si prevede il completamento dei programmi finanziati con 340 milioni di euro, cui vanno aggiunti i 54 dello Stato per il Piano nazionale di edilizia abitativa.
Il Fondo federale immobiliare di Lombardia, poi, permetterà la realizzazione, entro il 2013, di 800 alloggi e 800 posti letto per necessità temporanee di studio, assistenza o altro. Il capitale attualmente sottoscritto ammonta a 220 milioni e lintenzione è di portarlo a 400 milioni. Grazie al Fondo regionale di rotazione da 30 milioni nel prossimo triennio è in dirittura darrivo un programma per garantire la qualità edilizia e per ridurre i costi energetici per gestori e utenti.
«Il Patto - ha esordito il presidente Formigoni - rappresenta un sistema integrato di interventi che interessano quello che può essere considerato uno dei pilastri del welfare, messo a dura prova dalla difficile congiuntura economica: il tema della casa».
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