Giro di vite sui costi della politica. È l'indirizzo che detta il Consiglio regionale, con il via libera a una mozione che impegna il Pirellone a incidere non solo sulla riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali, ma anche ad affrontare il capitolo dei vitalizi e dell'indennità di fine mandato, nonchè delle spese di missione. Il documento chiede alla giunta di «ad attivarsi per ridurre i compensi dei consiglieri regionali; e a riconsiderare le modalità di composizione dell'indennità di fine mandato e superare il vitalizio, applicando forme previdenziali integrative già esistenti per altre categorie».
Su richiesta della Lega Nord, la mozione è stata integrata con un secondo impegno per la giunta e cioè «ad attivarsi presso il governo affinché intervenga, sulla base di una valutazione complessiva dei costi, per rivedere in modo equilibrato le spese di funzionamento di ciascuna Regione, in modo da razionalizzare le risorse senza penalizzare le realtà più virtuose». La mozione si tradurrà, secondo l'intenzione emersa dall'aula, in una riflessione comune in commissione a partire da alcuni progetti di legge: il Pd lo ha già depositato nei giorni scorsi, mentre Pdl e Lega hanno annunciato oggi l'intenzione di predisporre i propri testi in tempi brevi. «Oggi - ha detto Stefano Galli, capogruppo del Carroccio - si chiede alla politica di adottare atti conseguenti alla difficile situazione che si è venuta a creare e la Lega è d'accordo con la riduzione dei costi della politica. Il capogruppo del Pdl, Paolo Valentini, ha sottolineato che «su questi temi la demagogia è inutile, occorre presentare uno specifico progetto di legge in Commissione e lì, in quella sede, ragionare insieme per trovare una proposta finale condivisa». Soddisfatto anche Maurizio Martina (Pd), secondo cui il testo della mozione «ricalca le proposte che abbiamo avanzato e rafforza dunque l'iter del nostro progetto di legge». Per il promotore della mozione, Giulio Cavalli «quello di oggi è solo il primo passo.
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