Lannuncio da applausi, Claudio Burlando lo fa alle 12.35 in punto: «Finalmente i conti della Sanità sono sotto controllo. Possiamo alleggerire la pressione fiscale». Precisa subito che, pur avendo fatto il miracolo in soli due anni, mica possono togliere tutte le tasse in più che avevano messo nel 2005. Cioè, pur se i loro conti sono migliori di quelli di Biasotti, lasciano comunque più tasse di quelle che cerano prima di loro. Però le riducono. E questa è comunque già una notizia positiva. Anzi, è una notizia tout court per una giunta di centrosinistra.
Il nuovo corso di Burlando si riassume così. Nel 2007 e nel 2008 288mila contribuenti liguri non pagheranno più laggiunta Ire che aveva messo la stessa giunta due anni fa. E anzi, chi lha già versata per il 2007 (ad esempio i pensionati) può chiedere il rimborso. Si tratta di un risparmio medio per i diretti interessati di meno di 5 euro al mese. E poi bisogna andare a vedere chi sono i «diretti interessati», i 288mila liguri fortunati: lesenzione tocca a chi ha un reddito (personale e lordo, ovviamente) tra i 13 e i 20mila euro. «Iniziamo dalle fasce deboli - sottolinea il presidente -. Questanno togliamo lIre, chiaramente solo lo 0.35 per cento regionale non la percentuale nazionale, a questa fascia. Lobiettivo è di toglierla nei prossimi due anni anche alle fasce 20-25mila e 25-30 mila».
Punto primo: lo stesso governatore ammette che «per la fascia oltre i 30mila non si potrà fare niente». Cioè le sovratasse messe da loro non verranno mai più tolte, nonostante i conti della Sanità siano a posto. E quindi evidentemente servono a coprire qualche altra spesa fatta non da Biasotti. Non solo. Nella migliore delle ipotesi, non solo i redditi medio-alti si terranno le tasse (già di per sé più alte) di Burlando. Ma tutti i cittadini, compresi quelli da zero euro di reddito, continueranno a pagare i costi della manovra del 2005, fatta, sempre secondo le assicurazioni dellepoca, per far quadrare i conti della Sanità. E ora che la Sanità, parole sempre di Burlando, «ha finalmente i conti sotto controllo», quelle supertasse resteranno. Tanto per fare solo alcuni esempi, resteranno la maggiorazione del bollo auto (aumenti minimi di 40 euro anche per chi ha solo unutilitaria), laccisa sulla benzina (maggiori spese annue a famiglia anche superiori ai 100 euro), le più pesanti tasse universitarie. Tutti balzelli che pagheranno tutti, senza possibilità di evasione, e che incidono maggiormente proprio sulle tasche delle fasce deboli.
La riprova in un conto pratico. Del «taglio» delle tasse di 5 euro al mese possono usufruirne ad esempio marito e moglie senza figli che guadagnano 1.100 euro ciascuno al mese, mentre non cè risparmio alcuno per una famiglia monoreddito che vive con un solo stipendio da 1.200 euro. Senza contare che, come ben sanno in Regione, nella fascia 13-20mila euro di reddito rientrano anche moltissime dichiarazioni di liberi professionisti e piccoli imprenditori che magari hanno avuto nel corso dellanno forti spese o investimenti «strumentali» (nel senso di correlati allesercizio della loro professione), e che potrebbero tranquillamente pagare i 55 euro lanno senzaltro con maggior facilità delloperaio da 1.200 euro di cui sopra.
Lassessore al Bilancio G.B.Pittaluga sottolinea comunque limportanza dellimpegno «virtuoso» assunto anche per i prossimi anni dalla Regione e garantisce che loperazione non provocherà rincari di benzine e combustili da riscaldamento, nonostante i risparmi dei 288mila cittadini vengano in realtà fatti pagare, con una maggiorazione dellaliquota, a 173 imprese del settore della comunicazione, dellenergia e dei petroli.
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