Sulla carta, e nei registri del suo commissariato, lagente C. a dicembre ha passato tre giorni in ufficio, per un corso di aggiornamento professionale previsto dalla legge. Nei fatti - in quei giorni - lagente era in vacanza. Il suo collega A., a metà gennaio, era in malattia. Eppure, segnato presente alla seduta di formazione. Anomalia che sarebbe estesa alla quasi totalità degli addetti allufficio immigrazione della Questura, e che agita le acque di via Fatebenefratelli. In Procura, infatti, è stato aperto un fascicolo - al momento a carico di ignoti - dopo lesposto presentato dallUilps, lUnione italiana dei lavoratori della polizia di Stato. La denuncia presentata dal sindacato ipotizza i reati di falso materiale e omissione datti dufficio, coinvolge i dirigenti di dieci commissariati che non avrebbero fornito i registri dellaggiornamento come chiesto dai rappresentanti sindacali, ma sembra mirare alla gestione della macchina amministrativa del questore Vincenzo Indolfi.
«La Uilps - si legge nellesposto, ora in mano al procuratore aggiunto Corrado Carnevali - è stata interpellata da molti dei propri iscritti che lamentavano di non aver mai partecipato ai corsi di aggiornamento obbligatoriamente previsti». Per questo «chiedeva al Questore e al presidente della Commissione formazione di avere la documentazione attestante lavvenuta formazione professionale degli operatori di polizia». Così, il 30 gennaio scorso, ai rappresentanti sindacali vengono esibiti i tabulati dei corsi. Documenti che non convincono. Nella denuncia, infatti, si sottolinea come si tratti di «indicazioni generiche» che «ben difficilmente possono consentire una reale verifica dellaggiornamento». Inoltre, «alcuni dei nominativi indicati erano appunto gli agenti che avevano lamentato di non aver fatto neanche un giorno di formazione, mentre nel tabulato venivano registrati per aver completato lobbligo formativo». Ad esempio, «da un semplice sondaggio è risultato che dei 170 addetti allUfficio immigrazione quasi la totalità non abbia in realtà effettuato neanche un giorno di corso». E «ad oggi pare che nessun provvedimento sia stato preso né in ordine a eventuali verifiche, né per opportune indagini volte alla ricerca di coloro che possano aver falsificato i documenti della Pubblica amministrazione».
La Uilps, a questo punto, chiede lintera documentazione. Domanda avanzata nel febbraio scorso, e ribadita a marzo.
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