Due maggio duemilaedieci, Lazio-Inter 0-2, la partita surreale, quella che un'indignata Rosella  Sensi timbrò come un manzo: «L'Inter dovrebbe vergognarsi». Moratti le rispose: «Di cosa?», e  per lui finì lì. La Roma pensò che quella vittoria dell'Olimpico significava la fine della lotta  per lo scueetto, tre giorni dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia proprio contro l'Inter  battezzerà un'altra sconfitta, . Stagione scorsa, domani ancora lazio Inter e reja questa volta  alza la voce: «Battere l'Inter significa aprirsi spiragli ancora più importanti. Una vittoria ci  darebbe ancora più forza, entusiasmo e convinzione nei nostri mezzi, e regalerebbe una grande  gioia anche ai nostri tifosi. Per farlo, però, servirà una partita perfetta». Edy Reja non ha  dubbi, per battere la formazione di Benitez, seppur incerottata, servirà la Lazio migliore,  stiamo parlando della squadra che l'anno scorso ha vinto tutto e viene da due prestazioni  importanti, e sta recuperando dei giocatori importanti». Pausa.
 «La mia Lazio è consapevole di essere forte - ha poi confessato - Lo abbiamo dimostrato sul  campo, con buone prestazioni, buon gioco e soprattutto con i risultati. La consapevolezza e  l'autostima ci sono. Ora vediamo di iniziare subito bene. Di certo, contro i nerazzurri, domani,  non si vedrà la Lazio arrendevole dello scorso anno. Non succederà - ha concluso - daremo il  105% davanti ad uno stadio pieno».
 La Lazio recupera Biava e quindi Reja dovrebbe schierare la difesa titolare: Lichtsteiner,  Biava, Dias e Radu davanti a Muslera. Hernanes dovrebbe tornare nella posizione di trequartista  e controllareCambiasso nella fase di possesso palla nerazzurro. Quanto a Mauro Zarate,  l'argentino verrà dirottato sul versante sinistro per partire da lontano e non dare così punti  di riferimento. Mauri si posizio-na nel ruolo di esterno de-stro.
Reja: «Contro l'Inter non vedrete la Lazio della scorsa stagione»
Due maggio duemilaedieci, Lazio-Inter 0-2, la partita surreale, quella che un'indignata Rosella Sensi timbrò come un manzo: «L'Inter dovrebbe vergognarsi». Moratti le rispose: «Di cosa?», e per lui finì lì.
					Commenti
				
				Pubblica un commento
	
		Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.