Le relazioni pericolose tra ebook ed eros

Tra i testi digitali vanno forte quelli "spinti". E tutti puntano sull’autopubblicazione

Anche se sarà una delle ultime volte - chi andrà al Salone del Libro reale quando tutto sarà digitale? - è sgradevole rimanere incagliati nella fitta rete di appuntamenti reali sul mondo virtuale creata dall’edizione 2012. Chi non twitta, non possiede tablet o smartphone, non sa che cosa siano player e device, «Mai entrato in un mediastore online» e «Vade retro social media e cloud», potrebbe avere improvvisi giramenti di testa al solo sguardo del palinsesto della «Primavera digitale», tema portante del Salone di Torino, che potrebbe sfiorire varcata la soglia di Book To The Future, Padiglione 2, dedicato a editoria digitale e nuove tecnologie.
La verità è che il mercato del libro digitale in Italia è ancora intorno all’1% e il paradosso a oggi è che la quantità di informazioni sugli ebook è superiore al numero di titoli digitali in commercio. Ergo il Salone dedicato agli ebook e affini risulta bulimico quanto e più di quello reale. Quindi urge un percorso guidato agli appuntamenti che vi permetteranno di servirvi del digitale invece che di farvene travolgere, a qualsiasi razza di visitatore apparteniate: potenziale scrittore, lettore o curioso in gita.
Prima tappa dedicata al chi ha un’opera inedita nel cassetto. Avete per le mani un romanzo rifiutato, un saggio rivoluzionario o un agile pamphlet? Scoprite se e come farlo diventare il vostro primo ebook e pubblicarvelo da soli. Due gli incontri chiave: «Regalare libri? Editoria, autopubblicazione, ebook» (giovedì 10, ore 18, Caffè Letterario) e «Pubblicare il proprio libro ai tempi degli ebook» (sabato 12 alle 13, spazio Book To The Future).
Seconda tappa, un servizio per chi, alla faccia della crisi reale, vuole tentarsi imprenditore in rete e pubblicare low cost gli ebook degli altri. Imperdibili allora «Vivere in rete: le mutazioni introdotte dalle tecnologie digitali» (giovedì 10, ore 16, Sala Azzurra) con i grandi dell’editoria, RCS, Mondadori e Gems compresi, e «Point Breakers. Quando per fare l’editore devi cavalcare lo tsunami digitale» (sabato 12, ore 18, Book To The Future) con gli editori indipendenti.
Terza fermata per chi vuole fare salotto digitale con due last minute di qualità: lo sapevate che si può cominciare a leggere un ebook in metrò, poi metterci un segnalibro virtuale e continuare ad ascoltarlo in auto come un audiolibro? Se ne parla a «Leggere e ascoltare. La lettura in mobilità» (ore 14, Book To The Future), organizzato da Bookrepublic. E se sabato a cena avete avuto quei raffinati e impuniti che fanno chilometri alla ricerca dei migliori musei quando potrebbero goderseli in webcam, corrompeteli domenica (ore 17, Sala Rossa), con la lezione del professor Philippe Daverio su «L’arte nell’era digitale».
Quarta tappa dedicata a chi rimane scettico sul fanatismo bit e ci vuole fare due risate sopra: Paolo Nori, lo scrittore reale che ha anche una casa editrice di ebook, Sugaman, e che detiene il primato della miglior battuta digitale dello scorso salone («Mi chiedevo: ma come si fa ad autografare un ebook?») ritorna il 13 alle 11.30, con divagazioni-antidoto allo sbadiglio indotto dalle «connessioni pesanti» proposte dagli innumerevoli incontri del Salone: tra digitale e politica, tra scrittura e social media o addirittura tra Dio e la rete, con la «Cyberteologia» (venerdì 11, ore 12, Spazio Autori A).
Ultima, ma non deteriore, tappa: un corroborante giretto allo stand G29, padiglione 2.

Ci troverete Lite editions, la prima casa editrice che pubblica solo ebook erotici, con chicche come Relazioni Pericolose in Cucina, 60 ricette afrodisiache per cene erotiche personalizzate, @Dicò Erotique, e-dizionario erotico online e Atlantis, mappamondo dell’erotismo. Perché pare che i lettori più assidui di ebook siano le casalinghe disperate, che così possono acquistare online titoli osé senza esporsi in libreria. È la primavera digitale: svegliatevi, bambine.

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