Non amava le chiacchiere su grande schermo preferendo di gran lunga laspetto visivo; semmai, i dialoghi diventavano una necessità per inframezzare le immagini. René Clair sosteneva, infatti, che il cinema rappresenta ciò che non si può raccontare. Il problema è farlo capire a persone che per trenta secoli sono state «deformate» da chiacchiere sotto forma di teatro, romanzo, poesie. Lunica soluzione è restituire alluomo il suo sguardo primitivo. Una filosofia che ha fatto da legame alla sua straordinaria filmografia cui la Cineteca Italiana dedica, da oggi fino al 30 marzo, uninteressante retrospettiva prendendo in esame nove lungometraggi. Dopo la rassegna dello scorso ottobre, che presentò i suoi film muti, la Cineteca, in collaborazione con il Bergamo Film Meeting 2008, omaggia lautore con una panoramica, dal titolo Renè Clair sonoro, su alcuni dei suoi più significativi film parlati. Avremo così la ghiotta occasione di rivedere Sotto i tetti di Parigi e Il milione, che furono girati tra il 1930 e il 33, con protagonista la vita di gente comune della periferia parigina, così come A me la libertà che diede ispirazione a Chaplin per il suo Tempi moderni.
Nel periodo di allontanamento dalla Francia verranno riproposti gli inglesi Il fantasma galante e Vogliamo la celebrità mentre del suo soggiorno americano non potevano mancare Ho sposato una strega e Avvenne domani. Tornato in Francia, emerge il suo tratto nostalgico nei rimanenti Il silenzio è doro e Le belle della notte.Biglietto 3/5 euro + cinetessera
Info per il pubblico: biglietteria Spazio Oberdan, tel. 02.7740.6300
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.