Da Renault spot comparativi sulla sicurezza

Luigi Cucchi

La sicurezza entra nella pubblicità. Renault rompe gli schemi tradizionali e punta sulla safety per le proprie comunicazioni. Con la nuova campagna Ty-on air da alcuni giorni sulle principali emittenti televisive, Renault vuole ricordare tutto ciò che fa per la sicurezza e conferma di essere in pole position tra i costruttori. Basandosi sui dati dell’EuroNCAP (organismo indipendente che fornisce indicazioni sulle prestazioni in termini di sicurezza di alcune tra le auto più vendute in Europa), la casa francese ha scelto una campagna comparativa, unica nel panorama automobilistico italiano, e contesta l’opinione comune secondo cui solo alcuni costruttori producono auto affidabili e sicure.
Nello spot, di 30 secondi, una voce fuori campo dichiara che «c’è solo un costruttore di auto che ha 8 modelli al top degli standard di sicurezza», facendo chiaro riferimento agli 8 modelli della gamma Renault (New Clio, Modus, Mégane II berlina, Laguna II, Mégane coupé-cabriolet, Scénic II, Vel Satis ed Espace) che hanno ottenuto le 5 stelle ai severi crash-test EuroNCAP, mentre si assiste a una carrellata di vari costruttori concorrenti, con la stessa voce che afferma «però non è questo, e nemmeno questo, questo? no...». Lo spot si chiude con il claim «Renault, la marca più premiata in sicurezza» e la classifica dei vari costruttori ad aver ottenuto il massimo riconoscimento in termini di sicurezza, che vede i francesi al primo posto. La campagna pubblicitaria, curata da Saatchi&Saatchi, prevede una pianificazione su Tv e cinema, legata a tutte le campagne prodotto. Il costruttore transalpino prosegue intanto nel processo di internazionalizzazione. Con Gm potrebbe unirsi, ovviamente insieme all’alleata Nissan, per dar vita a un colosso dalle dimensioni stratosferiche. Secondo la stampa russa, inoltre, la casa starebbe discutendo non solo con i vertici di AvtoVaz, ma soprattutto con il Cremlino, l’acquisizione del 25% di quota della società locale. Vorrebbe un 25% di cosiddetta «blocking stake», una quota cioè che impedirebbe eventuali «intromissioni» da parte di rivali. L’operazione è un’idea del presidente Carlos Ghosn che intende sfruttare al massimo le potenzialità del mercato russo dopo aver già siglato un’intesa per la realizzazione di un impianto produttivo a San Pietroburgo targato Nissan, l’altra azienda che presiede, per costruire circa 50mila vetture l’anno dal 2009. Ma allora perché entrare con Renault in AvtoVaz? La spiegazione è semplice. Renault ha già un contratto con il Comune di Mosca (la joint venture Avtoframos) grazie a cui arriverà a produrre almeno 80mila Logan nella fabbrica moscovita. Il successo superiore alle aspettative della low cost Dacia sta però determinando lunghi tempi di attesa per entrare in possesso della vettura.

È utile una aggiunta di capacità produttive.

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