«Repetto non può incontrare Prodi»

Francesco Gambaro

La sinistra scivola ancora sui binari del Terzo valico. Mentre il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, «chiama» Romano Prodi per accelerare il finanziamento dell'opera ferroviaria, strategica per lo sviluppo della Liguria e di tutto il Nord Ovest, Rifondazione comunista risponde subito picche all'iniziativa della sua maggioranza. E, con il gruppo consiliare del Centro Ovest, decide di mettersi di traverso anche al progetto della gronda di ponente, «un'opera faraonica che graverà e non risolverà il problema del traffico urbano».
Ieri a Palazzo Spinola, il numero uno dell’amministrazione di Palazzo Spinola ha comunicato gli esiti della riunione che si è svolta martedì scorso a Milano tra tutte le province del Nord Ovest. All'ordine del giorno i temi del sistema aeroportuale e delle infrastrutture, con particolare riferimento al corridoio 5 e al Terzo valico, opere giudicate essenziali per l'afflusso dei traffici dall'Oriente e verso il Nord Europa. «In quell'occasione - rivela Repetto - abbiamo deciso all'unanimità di chiedere un incontro urgente con il presidente del consiglio Romano Prodi, per discutere in maniera concreta il problema dell'ammodernamento dell'intero sistema infrastrutturale. L'idea è di creare un tavolo tecnico con governo, enti locali e fondazioni bancarie per mettere a punto il piano finanziario del terzo valico. In fondo - aggiunge il presidente della Provincia - quando era presidente della Commissione Europea, Prodi, si era dichiarato a favore del Corridoio 5 e del Terzo valico. Non penso che abbia cambiato opinione». Il problema di Repetto e della sua maggioranza è che neppure Rifondazione ha fatto un passo indietro. Anzi. Aurelio Macciò, capogruppo di Prc, ha confermato la contrarietà del suo partito alla realizzazione del passante ferroviario Genova-Milano e all'iniziativa annunciata dal presidente Repetto. «Non concordiamo sulla necessità di quest'opera - scandisce Macciò - perché pensiamo esistano alternative meno onerose da un punto di vista finanziario e di minor impatto ambientale, come il raddoppio della Pontremolese e della Savona-Cairo. Non ha senso strozzare tutto il traffico sulla linea Genova-Tortona-Milano».
L'ennesimo voltafaccia di Rifondazione alla sua maggioranza ha scatenato i fulmini dell'opposizione. Per Roberto Bagnasco (capogruppo di Forza Italia) «il no di Rifondazione dimostra ancora una volta che questa maggioranza non è in grado di produrre una proposta unitaria su un'opera fondamentale come il terzo valico». Saette anche da Agostino Bozzo (Alleanza Nazionale) e da Lorenzo Zito (Forza Italia). Per quest'ultimo, «l'iniziativa del presidente Repetto è pura ipocrisia politica, volta solo a prendere tempo, quando invece sul terzo valico occorrerebbe un atto di coraggio. Che non c'è perché Rifondazione detta legge e fa il bello e il cattivo tempo, mentre Ds e Margherita sottostanno a questo diktat». Proprio i gruppi consiliari dei democratici di Sinistra e della Margherita la settimana scorsa avevano fatto mancare in aula il numero legale, per non votare la mozione di Andrea Cuneo (Udc) con cui s'impegnava Repetto «a intraprendere tutte le iniziative per giungere alla realizzazione del terzo valico».
Ieri Cuneo, dopo l'intervento del presidente della Provincia, ha ritirato la mozione, in attesa dell'incontro tra le province del Nord Ovest e il governo. A proposito di trasporti. L'altra sera a Sampierdarena gli abitanti di via Porro hanno costituito il comitato antigronda, per opporsi ai lavori di rifacimento del ponte Morandi, e salvare le loro case dalle demolizioni.

Rifondazione è solidale coi cittadini: «Riteniamo inopportuno - dicono i consiglieri di Prc del Centro-Ovest - che il sindaco otto mesi fa abbia firmato un protocollo d'intesa, in cui si approva un'opera senza aver prima sentito la gente e il consiglio di circoscrizione. Tutto ciò per costruire un'ennesima autostrada nel ponente genovese».

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