Replica a Di Pietro sui profitti extra

Autostrade

Autostrade contesta la relazione presentata al Parlamento dal ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro - dei cui contenuti ha scritto ieri La Repubblica - e dice che «parlare di illecito arricchimento è fuori luogo». La relazione di Di Pietro ricorda che il gruppo, dal 1997 al 2005, ha fatto investimenti per 2,2 miliardi sui 4 miliardi previsti dal piano finanziario. Nel testo di cui dà conto La Repubblica, Di Pietro parla di un «arricchimento senza giusta causa» per 500 milioni di euro. «Autostrade per l’Italia ha avuto dal 2000 ad oggi incrementi tariffari inferiori all’inflazione. Tra il 2000 e il 2005, l’inflazione è stata del 12,5%, mentre le tariffe di Autostrade per l’Italia sono aumentate del 10,43%», si legge in una nota.

«Non sono mai stati concessi ad Autostrade per l’Italia incrementi tariffari a fronte degli investimenti a cui Autostrade si era impegnata nel 1997, in quanto la copertura di tali investimenti è stata assicurata mediante estensione della durata della concessione dal 2018 al 2038».

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