La resa di Penati: «Su Malpensa battaglia inutile»

Solo il presidente della Provincia rompe il fronte: «Non resterà hub, e non arriverà il risarcimento»

«Dire che Malpensa deve restare un hub è come fare una battaglia contro i mulini a vento». Equazione firmata da Filippo Penati che, concretamente, fa un passo indietro sulla battaglia per salvare lo scalo milanese. È la scelta del presidente della Provincia che, chiosa Forza Italia, «aveva comprato le autostrade al loro massimo (e oltre) valore e oggi vorrebbe far vendere gli aeroporti al loro valore minimo».
Iniziativa «strampalata» secondo gli azzurri, che sostengono la decisione presa da Sea di reclamare ad Alitalia un pingue risarcimento danni. Ma Penati avverte che, lui, «non si riconosce in questo Nord»: «Sappiamo tutti che Alitalia non ha neanche i soldi per il carburante. Ipotizziamo che domani il tribunale deliberi e dia ragione a Sea: la verità è che Sea non prende una lira. Se l’obiettivo è quello di far fallire Alitalia lo si dica». «Chiaro a tutti da che parte sceglie di stare il presidente della Provincia», dichiara Alleanza nazionale.


E, intanto, nell’aula consiliare di Palazzo Isimbardi salta la mozione di maggioranza su Malpensa: Penati, commenta Forza Italia, «non è più in grado di compattare la sua eterogenea coalizione neppure sulla sua proposta di far entrare privati in Sea. Sul tavolo resta solo la proposta del centrodestra che appoggia l’iniziativa di Sea, che tutela i livelli occupazionali e che sta al fianco del Nord».

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