Retata anti-immigrazione in Arizona. Il dissenso di Shakira

La polizia arresta 90 persone mentre cresce la protesta, guidata dalla cantante, contro la nuova legge

La prima retata contro immigrati illegali in Arizona è stata ordinata dallo sceriffo Joe Arpaio, nella contea di Maricopa, nello spirito della controversa legge approvata la settimana scorsa dallo Stato e che entrerà in vigore formalmente tra 90 giorni. Arpaio, che si è costruito una certa fama per la tolleranza zero sull'immigrazione illegale, ha spiegato che le 89 persone arrestate, 61 delle quali negli Stati Uniti senza permesso, erano sospettate di altri reati. La nuova legge, ha aggiunto, in futuro darà finalmente libertà di azione. Arpaio dal 2008 ha ordinato già 14 retate.
La battaglia contro la legge intanto continua a Phoenix dove la cantante colombiana Shakira è sempre più il simbolo del dissenso.
«Sarà un disatro per le famiglie di origine ispanica - ha detto a Cnn - basta il colore della pelle per essere arrestati. Io stessa potrei essere arrestata, oggi, visto che non ho nessun documento, neppure la patente».


Shakira ha incontrato il sindaco e il capo della polizia della città dell'Arizona, entrambi preoccupati per le conseguenze del provvedimento della governatrice repubblicana Jan Brewer. La cantante colombiana ha avuto colloqui anche con famiglie di immigrati e guiderà domani la grande protesta di piazza contro la legge, che si terrà in contemporanea in 70 città.

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