Una volta rubavano i nani in gesso dai giardini, per liberarli nel bosco. Adesso è la volta dei simboli sacri, più precisamente delle statuine della Madonna, collocate nelle edicole agli angoli delle strade, ma anche nelle proprietà private. Un fenomeno nuovo e inquietante che da qualche tempo sta andando in scena a Rho, dove di Vergini, in poco tempo, ne sono state sottratte addirittura tre.
Furti tanto sacrileghi quanto misteriosi che stanno preoccupando la gente, che vede dietro queste sparizioni la mano di qualche setta dedita a riti esoterici. Giovedì notte lultimo caso. Ignoti sono penetrati nel giardino di una famiglia che abita in via Bozente, alla periferia della città, e agendo indisturbati si sono portati via una statua in gesso alta circa un metro e pesante oltre 70 chili, collocata in una piccola grotta insieme ad un contadinello e un cane in marmo.
Al mattino la scoperta e limmediata denuncia del furto, che si è andata ad aggiungere alle altre già presenti nel fascicolo aperto dai carabinieri, che stanno indagando per far luce sugli inquietanti avvenimenti. Già, perché nella zona di via Pregnana, sono state altre due le Madonne sottratte alle loro cappelline, sparite e mai più ritrovate. «Un mese fa racconta la gente è stata forzata la teca che custodiva la Vergine proprio allingresso del nostro quartiere. Una statua abbastanza grande e collocata in maniera non semplice da rimuovere. A rubarla non sono stati certamente i ragazzini, per cui resta inspiegabile il fatto che i delinquenti si occupino di portar via questi simboli sacri di scarso valore commerciale. Dietro cè qualcosa di ben più preoccupante».
Messe nere, anche se non si può escludere che si tratti di improbabili furti su commissione.
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