Ribasso per gli energetici

Le banche rialzano la testa

Finale debole per Piazza Affari e per le Borse europee, intimorite dalla prospettiva di un rialzo del costo del denaro non solamente in Europa, ma anche Oltreoceano, dopo le parole pronunciate dal presidente della Fed, Ben Bernanke. Il Mibtel ha perso l’1,29% e l’S&P/Mib l’1,19%. Hanno tentato di rialzare la testa le banche: Ubi, sul finale, ha vantato un progresso dello 0,96%, mentre Intesa Sanpaolo, dopo aver toccato nel durante della seduta livelli che non vedeva dall’ottobre 2005, ha chiuso invariata, così come Bpm. Ha invece perso l’1,4% il Banco Popolare e lo 0,71% Mps. Hanno inoltre rialzato la testa le Fiat (più 0,1%), anche grazie alla raccomandazione «buy» confermata da Merrill Lynch, che però ha tolto le azioni del Lingotto dalla lista dei titoli raccomandati per l’acquisto. In rialzo Impregilo (più 2,58%), mentre invece ha continuato a scivolare Autogrill (meno 3,5%), tanto da piombare ai livelli del maggio 2003. I titoli dell’azienda della famiglia Benetton sono in calo da tre sedute, sui timori di un peggioramento dei conti. Ribasso per gli energetici, con A2A (meno 3,27%), Enel (meno2,08%), Eni meno 2,41% e Saipem (meno 4,07%). Male le azioni delle società editoriali, sul timore di un peggioramento della raccolta pubblicitaria. La peggior performance quella del gruppo Espresso (meno 4,75%), che hanno pagato uno studio negativo di Chevreux.
In Europa Parigi ha perso lo 0,8%, Londra lo 0,55% e Francoforte lo 0,6%.

A Parigi è scivolata Veolia (meno 6,5%), risentendo di una nota negativa di Merrill Lynch. Ancora in rialzo invece Iliad (più 4,4%), sull’onda delle indiscrezioni sulla possibile acquisizione di Alice France da Telecom Italia che ieri ha perso 1,44%.

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