E adesso forse Fabrizio Corona tornerà ad accarezzarlo davvero, il sogno di lasciare lItalia: come aveva promesso di fare dopo la condanna per estorsione inflittagli a Milano, tre anni e otto mesi di carcere per i fotoricatti a Adriano e altri vip. Ieri sul «re del gossip» si è abbattuta in tribunale a Torino unaltra batosta che fa schizzare allinsù la contabilità dei suoi guai giudiziari: tre anni e quattro mesi di carcere, e per un singolo episodio, le foto del bomber juventino David Trezeguet fatte sparire a pagamento dalla circolazione. Più i due anni per corruzione di un secondino, più un anno e mezzo per i soldi falsi spesi in autostrada, fanno già dieci anni e mezzo. Poi cè il processo milanese per bancarotta fraudolenta ancora in fieri. Insomma, ce nè quanto basta perché Corona possa scegliere la via dellesilio, abbandonando un Paese che non lo merita e mettendo qualche oceano tra di sé e il carcere italiano più vicino.
Finora gli annunci di Corona («Se mi condannano scappo in Sud America», aveva detto prima ancora della sentenza milanese) non sono stati presi troppo sul serio dai magistrati, tanto che al vulcanico giovanotto non è stato neanche ritirato il passaporto (e lui ne ha approfittato per svernare alle Maldive, ma è regolarmente tornato in Italia). Cosa succederà adesso? Tecnicamente, Corona non ha fretta: prima che le condanne diventino definitive passeranno ancora molti mesi, e daltronde il suo avvocato Giuseppe Lucibello non demorde: «Andremo in Appello e faremo presente ai giudici che lepisodio Trezeguet è identico allepisodio Gilardino (Alberto Gilardino, attaccante della Fiorentina, ndr) per il quale Corona a Milano è stato assolto».
Daltronde anche a Torino, e proprio per il caso Trezeguet, il «re del gossip» era stato prosciolto al termine delludienza preliminare. Ma la Cassazione aveva ordinato di rifare tutto, e ieri è arrivata la condanna. Con il contorno di una pena accessoria dal sapore quasi beffardo: Corona dovrà pagare la pubblicazione della sentenza non su un quotidiano - come viene usualmente stabilito - ma sul settimanale Chi, cioè sulla stessa rivista che ha sempre ospitato le più clamorose delle sue «paparazzate».
Le fotografie di Trezeguet, in compagnia di una ragazza che non era la moglie, erano state ritirate dalla circolazione dietro il pagamento a Corona di venticinquemila euro. A scattarle era stato uno dei più implacabili tra i fotoreporter della scuderia Corona, Fabrizio «Bicio» Pensa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.