da Milano
Una serata in compagnia di una «starlette» del piccolo schermo, un paparazzo appostato fuori dal locale, tremila euro pagati per bloccare una foto compromettente, listantanea comunque pubblicata su un settimanale scandalistico. «Vallettopoli» sbarca a Milano. Dopo Potenza, anche la Procura del capoluogo lombardo indaga sui presunti ricatti ai «vip» dellagenzia fotografica Coronas.
Il nome di Corona, assieme a quello di un suo stretto collaboratore, finisce così nel registro degli indagati con laccusa di estorsione.
La nuova inchiesta, condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Milano, e coordinata dal pubblico ministero Frank Di Maio, nasce dalla denuncia di un imprenditore del capoluogo lombardo, che alla fine del dicembre scorso sarebbe stato contattato dalla Coronas, in possesso di alcune fotografie che lo ritraevano alluscita di un locale in compagnia di una delle protagoniste del programma televisivo «La pupa e il secchione». La proposta, stando alla denuncia, sarebbe stata quella di bloccare il servizio in cambio di tremila euro. Denaro versato dallimprenditore, ma inutilmente. Quelle immagini, infatti, vennero comunque pubblicate pochi giorni più tardi sul settimanale «Star+Tv». A gennaio, quindi, la denuncia ai carabinieri e il fascicolo aperto dal pm milanese, che ha già sentito limprenditore nelle scorse settimane.
Nei prossimi giorni, infine, ci sarà un incontro tra Di Maio e Henry John Woodcock, titolare dellinchiesta sulla Coronas condotta dalla procura di potenza. Con ogni probabilità, gli episodi di presunta estorsione su cui indaga il magistrato potentino passeranno per competenza alla procura di Milano.
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