Riccò, un altro morso: "Mi sono fatto paura"

Secondo trionfo per lo scalatore modenese. Questa volta si impone sui Pirenei. Dicono: è come Pantani. Hinault: "Di sicuro è uno che ama fare sempre casino"

Riccò, un altro morso: 
"Mi sono fatto paura"

Bagnères de Bigorre - Ora i francesi un sospetto ce l’hanno per davvero: questo Riccò non sarà mica un fenomeno? In questo Tour degli eccessi, in questa terra dove si usano più i superlativi delle carte di credito, anche chi segue per mestiere Riccardo Riccò rischia di esagerare. Eccessivo lui, eccessivi un po’ tutti. Ecco così che il modenese di Formigine dopo aver vinto a Super Besse vince anche a Bagnères-de-Bigorre. Scattando come una moto a 4 km dal Colle dell’Aspin. Divorando, in quei 4 km, 4 minuti al tedesco Lang e relegando gli altri a 1'11". Lanciandosi in discesa e resistendo sui falsopiani e sprintando all’arrivo e conservando sul gruppo dei migliori un vantaggio di 1'17". I primi commenti: Riccò come Pantani.

Riccardo Riccò non è ancora Pantani ma sta studiando per diventarlo: questo sì. Ha il temperamento, la follia, la voglia di fare e stupire, soprattutto ha un orgoglio smisurato: proprio come Marco. «Riccò ha coraggio e ama fare sempre casino», ha detto Bernard Hinault, senza scomodare la buonanima. «Mi hanno fatto girare le palle, e adesso io vinco di nuovo...», ha detto invece l’altra sera Riccò, quando tutti gli chiedevano lumi sui suoi livelli di ematocrito e sul certificato avuto dall’Uci. «Valori anomali? Io li ho così dalla nascita: io sono normalissimo».

Vedendolo salire sull’Aspin una certa emozione l’abbiamo però provata. Eccome se l’abbiamo provata. Lui che mette in testa Piepoli e fa le prove generali. Mette in fila il gruppo una prima volta, e poi parte deciso e li lascia lì sul posto. È vero, lui non è ancora in questo momento un uomo di classifica. Per Valverde, Evans e Kirchen, sempre in maglia gialla, non è scattata giustamente la «fase rossa»: quella del pericolo. Hanno cercato di tenere il passo, ma non si sono dannati l’anima. Hanno capito che sarebbero andati incontro a morte certa se cercavano di tenere il ritmo forsennato del modenese e soprattutto avrebbero probabilmente pagato tutto e con gli interessi oggi, nel tappone del Tourmalet e dell’arrivo in quota su in cima ad Hautacam.

«Oggi sono rimasto impressionato da me stesso. Ho fatto una grande tappa – dice subito dopo l'arrivo lui, che ha guadagnato 1’17” su tutti i migliori -. Piepoli ha fatto una grande andatura, poi ad un certo punto sono partito a tutta anche se non credevo di guadagnare così tanto». Un vero e proprio trionfo che Riccò dedica a Vania, la fidanzata, prima di parlare del futuro.

«Avevo tanta rabbia in corpo, ma ora vorrei far vincere Leonardo, per questo domani (oggi per chi legge, ndr) mi metterò a far l'andatura per lui. La classifica? Non sono mica staccatissimo e poi io perdo a cronometro, loro in salita... Una cosa è certa: le gambe girano bene». E qualcosa gira anche ai francesi.

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